Venerdì 27 maggio alle 20:45 torna all’istituto Gonzaga di Via Piersanti Mattarella 38 il pianista e compositore brasiliano Marcelo Cesena, che vanta a Palermo un numero sempre crescente di appassionati estimatori, per esibirsi in un Concerto- Testimonianza dal significativo titolo: “Esiste una Bellezza che abbraccia tutto di me”.
L’evento è organizzato dalla Cooperativa Parsifal e dal Centro di Solidarietà don Giosuè Bonfardino.
Abbiamo chiesto proprio ad alcuni degli organizzatori cosa significa Concerto-Testimonianza.
“Questa iniziativa – premette subito Mimma – non è una delle tante che si fanno per beneficenza, nel corso dell’anno, anche se chiederemo ai partecipanti un sostegno alla nostra opera. Ma ciò solo dopo che saremo riusciti, anche grazie alle musiche e alle parole di Marcelo Cesena, a comunicare quello che è avvenuto e sta continuando ad avvenire nel nostro lavoro e con le famiglie che incontriamo nell'ambito de "Il laboratorio dell'arte e del tempo libero".
Ed allora chiediamo di esprimere meglio in cosa consiste.
“Forse sarebbe meglio definirlo come la tappa di un percorso che stiamo portando avanti nell’ambito del progetto. Un percorso in cui certamente grande responsabilità è affidata a noi operatori e nel quale ci stiamo giocando con tutta la nostra competenza e impegno”.
Chiediamo a Elisa di parlarci di queste progetto. Elisa è la presidente della cooperativa Parsifal che opera e Palermo da 15 anni nel settore del disagio giovanile, della dispersione scolastica e della formazione al lavoro. Negli ultimi tre anni ha svolto un Laboratorio artistico rivolto a ragazzi affetti dallo spettro Autistico. Con loro lavorano nelle “Bottega dell’arte”, un laboratorio manuale e artistico dove i ragazzi costruiscono, utilizzando prevalentemente materiale di riciclo, cornici, spille, collane e adesso anche bomboniere e confezioni di confetti per eventi vari.
“Il nostro – precisa – non è un percorso riabilitativo, piuttosto un laboratorio con l’obiettivo di potenziare le autonomie personali e sviluppare e migliorare abilità fino-motorie e di coordinazione oculo-manuale. Il laboratorio è parte di un progetto più ampio e articolato “Il laboratorio dei talenti”, che è gestito da un’equipe di lavoro con competenze specifiche nel campo”.
“Questi ragazzi sono per noi importanti – aggiunge – perché il tempo che trascorriamo con loro durante il laboratorio è un tempo prezioso dedicato allo scambio e al confronto, ma anche alla condivisione che ci ha permesso di creare con molti di loro un rapporto fatto di fiducia reciproca ed un legame che va oltre le ore del nostro lavoro”.
In cosa consiste il laboratorio di cui parlate?
Interviene Mimma: “E’ certamente un luogo fisico, ma è anche di più di un luogo, perché in esso nascono e si approfondiscono legami, in cui si sviluppano dinamiche che spesso sono diverse dalle solite, poiché la verità e l’essenzialità delle vicende umane e personali delle persone che incontriamo ci chiedono una serietà e un impegno che non può essere racchiuso nella correttezza di un rapporto professionale”.
Ed allora, torniamo alla serata del 27. Come sarà articolata?
“L’abbiamo certo preparata al meglio. Vogliamo che sia una festa per tutti. Ci sta a cuore festeggiare un altro anno di lavoro insieme, il quindicesimo per la Cooperativa e il ventiduesimo per il Centro di Solidarietà, grati per tutti gli incontri fatti, con i presidi, gli insegnanti, i genitori, i ragazzi, coscienti del fatto che anche quest’anno è un passo prezioso per scoprire quale è il compito unico e straordinario affidato a ciascuno di noi e quale è il talento straordinario dei nostri ragazzi. Ci interessa fare strada insieme”.