L'11 e il 13 febbraio 2017 si terrà anche a Palermo la Giornata della Raccolta del Farmaco. Con questa grande iniziativa di solidarietà si consente, grazie alla collaborazione dei tanti volontari che saranno presenti nelle farmacie che aderiscono alla iniziativa, di raccogliere medicine da banco che saranno poi devolute nel corso dei mesi successivi agli enti associati. A Palermo sono 21 gli enti convenzionati che ricevono nel corso dell’anno questo tipo di medicinali. Tra queste associazioni vi è una esperienza di un ambulatorio medico di distribuzione di farmaci che si svolge ormai da parecchi anni nei locali nella parrocchia di sant'Ernesto in via Campolo, grazie alla prestazione volontaria di tre medici: Rosario Leone, Rosa Iachini Noto e Michele Pecorella.
Siamo andati a trovarli in una delle due mattine alla settimana in cui prestano la loro opera. Ci accolgono in due piccole stanze in cui sono raccolti farmaci accuratamente catalogati e selezionati, pronti per rispondere alle esigenze di quanti bussano alla porta della parrocchia.
Chi sono i vostri utenti?
Fino a qualche anno fa soprattutto palermitani, ma di recente tende ad aumentare anche il numero degli extra comunitari.
E come mai?
Aumenta il numero di quanti giungono a Palermo e quindi anche il bisogno. Prima si concentravano soprattutto nel centro storico, adesso vagano per tutta la città e quindi se hanno bisogno giungono anche da noi.
Ma sono residenti o di passaggio?
Molti sono di passaggio, talvolta anche senza una fissa dimora. Cercano di curarsi in modo essenziale in attesa di proseguire verso altre mete.
E i palermitani?
Sono persone dalle esperienze più varie (disoccupati, esodati, separati). Sempre più aumenta il numero di quanti, magari in modo imprevisto, hanno subito una sensibile diminuzione del reddito e quindi riducono le spese mediche (analisi e interventi) e si curano come possono.
Ma questi sono assistiti dal servizio sanitario nazionale?
Quasi sempre, ma molto spesso non hanno i soldi per il ticket o per i farmaci che non possono essere prescritti dal medico di base.
E voi che servizio rendete in questo ambulatorio?
Non facciamo visite mediche né prescriviamo alcun tipo di intervento. Cerchiamo di capire la corrispondenza del loro sintomo o della loro richiesta con la possibilità di somministrare un farmaco disponibile sui nostri scaffali.
E se non lo avete?
Proviamo ad indirizzarli in altri enti convenzionati con il Banco Farmaceutico attraverso una rete informatica che abbiamo creata.
E come vi approvvigionate di farmaci?
Una parte dei farmaci ci giungono attraverso le donazioni delle aziende farmaceutiche, talvolta su nostra richiesta, talvolta sulle offerte che loro stesse ci fanno.
E poi?
Con quanto si raccoglie nella Giornata della Raccolta del Farmaco che si svolgerà l’11 e il 13 febbraio in tutta Italia e quindi anche a Palermo e provincia, dove hanno aderito 64 farmacie.
E qual è il vostro rapporto con la parrocchia?
È stato il parroco, don Carmelo Vicari, a chiamarci per rendere questo servizio. Oltre a metterci a disposizione questi locali lavoriamo in stretto rapporto con il Centro Ascolto e la Caritas parrocchiale. Sono loro ad indirizzare da noi quanti hanno bisogno e noi, anche sulla scorta della loro conoscenza, cerchiamo di rispondere a tutte le richieste.
E ci riuscite?
Non sempre, soprattutto non in tutti i periodi dell’anno. D’inverno e più facile, ma durante l’estate un po’ meno.
E qual è il rapporto con i parrocchiani?
Molto positivo e collaborativo. Vorrebbero aiutarci di più e talvolta portano farmaci non scaduti che hanno a casa.
E come partecipano alla Giornata della Raccolta del farmaco?
Con grande slancio. Quest’anno la comunità parrocchiale ha deciso di mobilitarsi in due farmacie del quartiere, che finora non avevano partecipato all’iniziativa. Un numero ancora impreciso (perché aumenta di giorno in giorno) di loro si alternerà nel corso delle due giornate, così da consentire un maggior approvvigionamento di farmaci.