Ogni nuovo giorno è un giorno meraviglioso (anche in Sicilia)

 


faviconsp«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present


 

 

«Sicily Present» è online. Vi giunge dopo un percorso fatto di approfondimenti e chiarimenti, dopo avere ragionato in base a tesi e antitesi per raggiungere una sintesi coerente sotto i diversi aspetti commerciali, digitali, redazionali. Questo giornale nasce prima nel sottotitolo, che vuole esserne il motto, il principio di una linea editoriale ispirata alla ricerca di una documentazione positiva delle innumerevoli esperienze di bene comune domiciliate nella nostra regione grazie al lavoro di persone brave, oneste, operose. «News of People and Experiences for the Common Good», appunto. La didascalia è in lingua inglese perché l’orizzonte di questa comunicazione non può che avere il mondo come perimetro e vetrina. Nel villaggio globale abbondano le difficoltà, ma non sono assenti le opportunità: una tra le più importanti è l’avventura della conoscenza diventata ormai senza confini. E la conoscenza porta dentro di sé l’invito a un’altra indagine, a una nuova scoperta, a una certezza messa alla prova. Noi siamo pronti a scommettere che la crisi e il declino non sono le vie inevitabili che la Sicilia si trova di fronte in questo frammento di linea del tempo.

La condivisione e la speranza sono state sempre le principali qualità dei siciliani e hanno animato la loro resistenza in periodi troppe volte appannati da molteplici egoismi sociali e divisioni cittadine. Oggi viviamo in una situazione che è ovunque grama. Da questa nostra terra si va via, per meritare altrove il compenso equo del lavoro e, con esso, la possibilità di costruire un percorso personale e familiare dignitoso. In fondo, la storia del terzo millennio replica questioni già viste e ripropone antichi paradossi: nazioni e aree occidentali sono da troppi anni in crisi di finanza e speranza; popoli di altri continenti progrediscono accrescendo le proprie risorse e incentivando le proprie contraddizioni sociali. Quasi tre secoli fa a Napoli, quindi dirimpetto a Palermo, Giambattista Vico scrive opere in cui discute dell’incivilimento e tratteggia la sua teoria dei corsi e ricorsi. Adesso ai siciliani la storia ripresenta conti che sembravano saldati: tra essi in molti erano partiti per cercare un luogo in cui fare fortuna. Chi ha visto sa, chi ha visto le emozioni del distacco intende bene l’argomento. L’idea messa in versi da Salvatore Quasimodo nella poesia Vento a Tindari è che l’emigrazione è un esilio, una costrizione a cui si è obbligati. Non è cosa giusta lasciare le dolcezze degli affetti, è una scelta sempre dolente anche quando è inevitabile. Ed è una regola che si applica a tutti i migranti e che si dimostra una verità incontestabile.

Alla Sicilia non mancano le interpretazioni del suo passato e le rappresentazioni del suo paesaggio sotto le luci dell’iperbole e della metafora. Qui, infatti, i prodigi naturali e le vicende umane hanno il profilo dell’assoluto. Le sorti del mondo passano da questa terra. Si pensi a Cola di Pesce, per dire di un solo straordinario esempio. Qui non si sfugge alla forza evocativa del mito; il che è comprensibile, vista la possente risonanza della cultura greca. Qui il richiamo all’universale passa attraverso il filtro delle cose particolari e, mai per puro caso, nelle dinamiche contrastanti della vita ci si fa prossima anche la possibilità di un’esperienza di bene. Nel mondo digitale senza confini la semplicità del fare può determinare nuovi scenari di benessere e diffondere in tutti fiducia per contrastare il peso altrimenti schiacciante degli innumerevoli problemi. Ma è mai possibile, in quest’isola bellissima posta al centro del Mediterraneo, accendere davvero una luce che non si spegne nella notte corrente d’un tempo fatto di malinconie umane e sociali? Si potrebbe affermare, in questo senso, che nel periodo della grande crisi sono beneaccetti tutti quei contraccolpi della realtà in grado di ridestare l’esistenza a nuova vita. Non occorrono superflui condimenti retorici, per ricordare che dietro le nuvole c’è sempre il sole e che esso, in Sicilia, splende alto sopra meraviglie d’ogni sorta.

In una celebre canzone cantata dal “siciliano” Domenico Modugno, Meraviglioso, la realtà assume le dimensioni delle cose semplici e consegna in regalo alla persona buone ragioni ed emozioni per rispondere alle sfide quotidiane. Il testo di questa canzone ci ricorda che basta guardare attorno a sé per vedere doni che non hanno prezzo: il mare e il sole; la vita arricchita dall’amore e dal bene di chi ci è accanto e con noi condivide lo stesso tragitto dell’esistenza. Non è poco, perché si tratta dell’essenziale e non del superfluo. Le sole parole scritte non rendono tutto il merito alla bellezza del canto, ma sono poesia purissima e fissano comunque un principio di speranza che è utile ricordare: «Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare eh! Tu dici: non ho niente. Ti sembra niente il sole! La vita, l’amore. Meraviglioso. Il bene di una donna che ama solo te. Meraviglioso. La luce di un mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino. Meraviglioso, meraviglioso». Questi passaggi si trovano tra l’inizio e la conclusione di una storia a lieto fine in cui la passione per il bene genera persone libere e tenaci; essi indicano che ogni percorso positivo muove da uno stupore di fronte alle cose, dal fascino esercitato dalle verità semplici e incondizionate. E poi? Il resto è l’esperienza delle opere, cioè lo spunto per rinnovate meraviglie e per il racconto degli interpreti. «Sicily Present» entrerà a questo livello del confronto con le bellezze e le amarezze di questa terra, quando le documentazioni in parole e immagini saranno finalmente le pagine dei giorni di una storia che tra il passato e il presente offre a tutti in dono altre e alte novità.

Arrivederci online

 

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