In effetti, giusto per stare alla data esatta, l’anniversario cade il 12 marzo. Quella mattina soleggiata di un lunedì del 2012, con la primavera ormai alle porte, “Sicily Present” inizia a pubblicare articoli. E da subito lo fa cercando nella notizia “persone ed esperienze per il bene comune”, come recita il sottotitolo.
Sono trascorsi, dunque, quattro anni e un mese compiuto ieri dall’approdo online di questa testata. E ciò è indice del fatto che il percorso editoriale e giornalistico prosegue e continua, un passo dopo l’altro, nel racconto al presente di una terra dove non mancano persone le cui opere d’ingegno sono risorse di cultura, vera e propria umanità messa in gioco per rendere migliore la vita in quest’isola al centro del Mediterraneo.
Questo è quanto abbiamo visto e scritto. E lo continuiamo a documentare puntando l’attenzione sul vasto mondo delle arti e dello spettacolo, incontrando persone e conoscendo storie, visitando in lungo e largo i luoghi noti e meno noti di una Sicilia di cui sono patrimonio dell’Unesco molti suoi siti e contesti. La recente attribuzione a Sambuca di Sicilia del titolo di Borgo dei Borghi d’Italia, dopo Montalbano Elicona e Gangi, ci dice di bellezze e valori d’umanità diffusi e premiati perché tali.
Da oggi “Sicily Present” ha una veste grafica radicalmente rinnovata. La scelta di rinnovarsi però è stata fatta mantenendo e rispettando l’impianto iniziale, cioè predisporre un menabò per dar conto in parole e immagini di attualità culturale e società siciliana.
Il restyling del sito è stato pensato per agevolarne la lettura nei diversi dispositivi. E questo non appena per la dovuta considerazione verso l’evoluzione di una tecnologia informatica che senza sosta avanza, mettendo tutti di fronte a novità da seguire e sviluppare. Gli effetti che sempre più marcatamente ne seguiranno su conoscenza dei fatti e comunicazione delle notizie sono senza dubbio di natura straordinaria e prefigurano un cambiamento epocale nel quadro di uno scenario, è bene ricordarlo, che nei continenti del mondo non viaggia ancora alla stessa velocità.
Incontri e racconti di questi anni sono diventati articoli e pagine. Ma entrambi ci confermano la certezza percepita all’inizio, di cui ancora oggi facciamo tesoro e fissiamo quale linea sicura del cammino. Mettersi di fronte alle sfide che la vita assegna e cercare sempre la via del progresso è un compito da cui non ci si può sottrarre. Ma è quando via via si ritrovano e rinnovano il senso di un’idea e le ragioni delle origini che è allora possibile avanzare senza perdere di vista l’orientamento, a modo di una bussola da guardare per trarne riferimenti esatti ai punti cardinali. Persone e opere di questa terra meritano un racconto adeguato e libero, cioè affrontato senza reticenze e visto con uno sguardo aperto alla speranza di giorni migliori.