Epifanio Stallone, Di Sturzo mi dissero… Interviste sul fondatore del Partito Popolare Italiano, Edizioni People & Humanities, Palermo 2014
ISBN 978-88-98596-06-5
Dall’Introduzione: «Figlia del suo tempo l’esperienza di Luigi Sturzo prende le mosse da un sordo malessere sociale, dall’astrattezza dell’azione statale. Grande amministratore locale, Sturzo riesce a farsi sensibile dinanzi a questa nuova volontà popolare e ne fa subito motivo d’impegno e di vivida azione politica, pur con i dovuti limiti dettati dalla contingenza del tempo in cui vive.
Ma chi era veramente Luigi Sturzo nel ricordo di quanti lo hanno conosciuto, si sono ispirati alla sua azione o hanno, con lui, collaborato?
Intenzione di questo lavoro, il cui titolo richiama l’opera di Gabriele De Rosa Sturzo mi disse edita nel 1982, è di tratteggiare la figura del prete di Caltagirone attraverso l’intreccio delle risposte fornite durante le interviste raccolte nel 2003, quando stavo lavorando alla mia tesi di laurea dal titolo Don Luigi Sturzo e il Partito Popolare Italiano. Sono per lo più chiacchierate informali che hanno come chiave di lettura l’eterogeneità e la specificità dei quesiti posti in relazione al tratto caratteristico degli intervistati e utili all’approfondimento del dibattito sull’impegno dei cattolici in politica. Gli intervistati oggi sono quasi tutti scomparsi, come Giuseppe Alessi, Ludovico Corrao, Giulio Andreotti, il Cardinale Salvatore Pappalardo; altri sono usciti dalla scena politica, come l’ex Governatore della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro; altri ancora, come Salvatore Latora e Giovanni Palladino sono rappresentativi di quel mondo della cultura sensibile agli insegnamenti sturziani».