Fosco Maraini e Topazia Alliata, Love Holidays. Quaderni d’amore e di viaggi, con uno scritto di Dacia Maraini, Rizzoli, Milano 2014
Tutte le storie d’amore sono straordinarie. Lo è senz’altro quella tra Topazia Alliata e Fosco Maraini, testimoniata nel recente volume Love Holidays edito da Rizzoli.
I protagonisti, per cultura, estro, spirito libero, sono fuori dal comune: Topazia Alliata, nobildonna di Bagheria nata nel primo decennio del secolo scorso e ancora vivente (ha 101 anni), figlia di Enrico duca di Salaparuta, aristocratico di larghe vedute, e della soprana Sonia Ortuzar; Fosco Maraini, figura eclettica di intellettuale romano dai mille interessi: la fotografia, l’alpinismo, i viaggi, l’Oriente, l’antropologia.
Love Holidays è un voluminoso testo che racchiude cinque diari delle loro avventure d’amore corredati di fotografie, disegni, riproduzioni di lettere e cartoline.
Tra il 1934 e il 1935 Topazia Alliata e Fosco Maraini percorrono in lungo e in largo l’Italia: da Firenze al Monte Bianco, dalla Sicilia alle Dolomiti. I quaderni sono la cronaca della loro quotidiana vita comune nel pellegrinaggio tra una parte e l’altra della Penisola: in essi, accanto al fiorire del sentimento amoroso, si leggono descrizioni di paesaggi e montagne (la passione per l’alpinismo di Maraini contagia la compagna), ma anche episodi ordinari, banali che fanno comunque rivivere quei giorni per loro meravigliosi e irripetibili. Ed ecco, perciò, tra sospiri d’amore e abbandoni sentimentali, o tra la contemplazione della natura («fissare sulla carta un profilo di monti… e poi sdraiarsi bocconi sull’erba e respirarne tutti i profumi colorati di tanti piccoli piccoli modesti fiorellini ma enormemente belli», affiorare preoccupazioni assai prosaiche: «Dopo pranzo… “l’avventura del mulo”…Fosco è abbastanza preoccupato perché un mulo ha le coliche – lo fa visitare dal veterinario, questo ordina una ricetta – è sera tardi – minaccia di piovere – si va lo stesso verso Omegna. A metà strada un lieve guasto alla moto. Si aggiusta. Primo paese…tutti dormono – non c’è farmacia di turno. Si prosegue – a Omegna trovare farmacia – trovare casa del farmacista – svegliarlo – la medicina sarà pronta tra un’ora».
Come si legge nell’introduzione di Dacia Maraini, figlia di Topazia e Fosco, «è il lessico interno e proprio di ogni famiglia a dare la misura della tensione amorosa, dell’intimità, dell’autoironia di un rapporto». Il lessico dei due amanti, che poi nel ’35 convoleranno a nozze e avranno tre figli, è particolarissimo: mescola, per l’intrecciarsi di lingue e culture delle loro famiglie composite, l’italiano all’inglese, il dialetto siciliano a quello fiorentino, né mancano idiomi spagnoli (la madre di Topazia era cilena). Da qui l’invenzione di un linguaggio originalissimo, che è frutto, oltre che dell’incontro di diverse culture, dell’euforia immaginifica e creativa che connota la comunicazione degli innamorati. Ecco un esempio: «Ah, eccola, Topsy my love, sweetie, sweetie. Ci baciamo più e più volte sotto gli occhi e le risate della gente. Che ce ne importa? La gioia è tale che non ci accorgiamo di nulla. Siam soli al mondo: Top e Fosco, Fosco e Top».
La vita riserverà ai due innamorati, oltre a quelle riportate in Love Holidays, altre e assai più burrascose avventure. I due gireranno il mondo e, soprattutto l’Oriente. Sul finire del ’38 Fosco Maraini, per un incarico di studio sulla civiltà degli Ainu, sarà in Giappone assieme a Topazia Alliata. Dopo l’8 settembre del ’43, il governo giapponese li arresterà per essersi rifiutati di prestare fedeltà alla Repubblica di Salò. Con la capitolazione del Giappone riconquisteranno la libertà nel settembre del ’45. Ma per saperne di più sulle amare vicende vissute in Giappone, che fortificheranno il loro amore, si rinvia a un altro libro, anch’esso intenso ma meno recente (2011), Ricordi d’arte e prigionia di Topazia Alliata scritto da Toni Maraini ed edito da Sellerio.