«Una Marina di Libri», 53 case editrici e 3 giorni di eventi alla GAM di Palermo

 

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(29 maggio 2014) – Manca ormai una settimana alla tre giorni dedicata a Palermo al mondo dei libri. “Una Marina di Libri” si terrà, infatti, alla Galleria d’Arte Moderna dal 6 all’8 giugno. Nella conferenza stampa di martedì 27 maggio ne è stato delineato il programma e comunicato l’evento con cui si aprirà la manifestazione. Ed è una notizia di rilievo assoluto: Andrea Camilleri tornerà a Palermo dopo oltre dieci anni e in una conversazione con Antonio D’Orrico presenterà La piramide di fango, il suo nuovo libro pubblicato con i tipi di Sellerio. Lo ha comunicato Antonio Sellerio, segnalando che a margine dell’incontro con lo scrittore di Porto Empedocle sarà proiettato un film della fortunata serie del Commissario Montalbano, la cui scelta sarà decisa attraverso il web voting in corso nella pagina Facebook della casa editrice siciliana.

«Io sono i libri che leggo»: questo è lo slogan che accompagna e identifica il festival del libro di Palermo giunto quest’anno alla quinta edizione. Nel corso della conferenza stampa, moderata da Alberto Coppola, ne sono stati forniti e descritti dati, contenuti e appuntamenti. E appare già significativo, a prima vista, il numero e la presenza delle case editrici che esporranno al pubblico i propri titoli: sono 53 e tra queste partecipa anche Edizioni People & Humanities, che è editrice di “SicilyPresent.it”. Ciò che lega organizzatori e partecipanti della kermesse promossa dal CCN “Piazza Marina & Dintorni” è la consapevolezza sul ruolo esercitato dalla conoscenza e dalla cultura come fattore di progresso civile.

Questa edizione sarà ospitata per la prima volta dalla Galleria d’Arte Moderna: «gioiello barocco di Palermo», come ha precisato la direttrice Antonella Purpura annunciando che la sede museale rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito durante i giorni del festival del libro. Ed è un aspetto, quest’ultimo, che chiarisce ancora una volta di più perché “Una Marina di Libri” si configura nella storia della città di Palermo come testimone della cultura che ne rende protagonista il centro storico ricco di beni artistici e monumentali.

Non andrebbe dimenticato, del resto, che questa porzione della città è «museo di se stesso»: così lo ha opportunamente definito nel suo intervento padre Giuseppe Messina, parroco per un lungo periodo della chiesa di Sant’Anna sita nel complesso monumentale da cui prende origine e dove si trova la GAM. A coloro che organizzano questa manifestazione resta nel tempo il ricordo di una sorta di «esperienza mistica»; ne ha parlato in questi termini Salvatore Savoia che lo scorso anno ne ha seguito da vicino preparazione e svolgimento all’Istituto di Storia Patria. E quanto sia straordinaria l’importanza sociale ed economica del centro storico palermitano è stato rimarcato dal presidente del CCN Piazza Marina & Dintorni” Michelangelo Pavia.

“Una Marina di Libri” è, allora, una grande occasione perché pone in sinergia molteplici dinamiche di vita e cultura. Mette conto segnalare, quale sintesi efficace del clima percepito già in conferenza stampa, la felice collaborazione tra organizzatori e partecipanti a partire dal dialogo tra le case editrici Sellerio e Navarra sul rilievo pubblico dell’iniziativa. E le parole ragionate di Ottavio Navarra sono state il tramite per dichiarare senza equivoci e mezze misure il valore indiscutibile che assumono la libertà e il pluralismo dell’informazione e dell’editoria come coerente premessa di una comunità di persone libere.

A Palermo si respirerà «aria europea» pure nelle serate del festival del libro, come ha assicurato Manfredi Lombardo che ha curato la scelta degli eventi collaterali. Meritano adeguata annotazione i pensieri di Maria Giambruno, anche perché è tra coloro che hanno fondato e dato ispirazione al CCN Piazza Marina & Dintorni e al festival del libro sin dagli inizi. Nel suo intervento si ritrova la verità delle origini che continua e si rinnova. “Una Marina di Libri” nasce per tradurre nei fatti l’idea che vita e cultura hanno nei libri lo spunto per condividere e amministrare con responsabilità il patrimonio di arte e bellezza di una città dalla lunga storia. Qui è il punto sorgivo da cui nasce l’esperienza di una kermesse che anno dopo anno ritrova nel presente le ragioni per andare avanti nel segno del bene comune.

 

 

 

 

 

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