(12 dicembre 2014) – Quale titolo più adeguato per la “Campagna Tende” che anche quest’anno ha avuto inizio. “Generare Bellezza”? Ma chi? E soprattutto come? Cosa vuol dire? È possibile generare bellezza, in un clima così provato e dolente come il nostro?
Sì, oggi è possibile generare bellezza, tale possibilità è data dalla passione per l’umano che urge nel cuore di ciascuno, e che ci rende capaci di riconoscere là dove lo incontriamo uno sguardo nuovo e vero.
Avsi si muove per questo: opera per la costruzione di opere educative che hanno nella passione per la persona umana, per il suo cuore l’origine più profonda del suo agire. E di ciò ne può fare esperienza chiunque si avvicini ad essa.
Da due settimane ha avuto inizio un laboratorio presso l’Istituto Comprensivo “G. Falcone” di Palermo, sito nel quartiere Zen, per la realizzazione di piccoli oggetti da donare a chi desidera dare un contributo per Avsi. «Zen for Avsi», così si chiama il progetto.
Il rapporto semplice e quotidiano nato con alcune mamme con cui ci si vede ogni mattina ha fatto emergere il desiderio di poter trascorrere un po’ più di tempo insieme, condividere un pezzetto di vita. Perché non mettere questo desiderio al servizio di qualcosa di più grande e bello. Qualche invito a degli amici con cui si condivide l’esperienza di Avsi da diversi anni e via... si parte.
Ma cosa accade: sentire i racconti su Rose, Padre Aldo e gli altri amici che vivono in varie parti del mondo e che sono stati incontrati da questo sguardo affascinante, risveglia la coscienza di ciascuno di noi. E allora anche chi si riteneva operatore si accorge di non essere altro che il primo destinatario desideroso di sentirsi dire: la tua vita vale molto di più della tua malattia. Così come ce lo siamo sentiti dire tante volte, ma non ci siamo mai stancati di averlo ripetuto.
Con questa certezza si trascorrono le mattine al laboratorio, in un clima sereno ed operoso, da cui emerge una profonda gratitudine e letizia. Lana, stoffe, perline, bottoni e cerniere diventano luogo da cui la Bellezza si sprigiona. Anche nel fare il turno per usare la macchina da cucire. Il filo si rompe e allora si cerca il punto più adeguato al tessuto, la lana si ingarbuglia. Una mamma dice di non essere capace di fare dei lavoretti manuali, forse finita la campagna tende sarebbe bello potersi vedere ancora per imparare l’uso dell’uncinetto, o la tecnica del taglio e cucito, magari si potrebbe mettere in piedi un laboratorio permanente. Gli insegnanti che passano nei paraggi della stanza entrano incuriositi e chiedono se qualcuno sa fare lavori di riparazione sartoriali e uno degli operatori dice di sì. Mentre si lavora si racconta della propria famiglia, dei figli, della vita.
Con la gioia di chi riconosce il valore di chi si ha davanti si abbraccia ognuno di questi particolari ed essi diventano strumento unico e prezioso per appassionarsi sempre di più a se stessi e a chi si incontra. Ma allora ciò che è accaduto a chi sta lontano incontrando Rose o P. Aldo sta accadendo anche qui.
Nella foto un momento della presentazione della mostra “Generare Bellezza. Nuovi inizi alle periferie del mondo”. L’incontro si è tenuto all’Istituto Comprensivo “G. Falcone” di Palermo il 2 dicembre 2014.