(16 febbraio 2013) – Il nuovo arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, presiederà una solenne celebrazione eucaristica domenica 17 febbraio, alle ore 11, nella Madrice di San Cataldo, dove è sepolto mons. Cataldo Naro. Mons. Pennisi, difatti, trasferendosi da Piazza Armerina – dov’è stato vescovo per poco più di 10 anni – nell’arcidiocesi di origini normanne, entra nel novero dei successori dello stesso mons. Naro, di cui era stato già grande amico, condividendo con lui l’interesse per la storia del movimento cattolico e per la figura di don Sturzo in particolare.
Soltanto pochi mesi fa, del resto, mons. Pennisi ha firmato la prefazione di un volume edito dal Centro Studi Cammarata, scritto da Pietro Borzomati, in cui compare un capitolo sul profilo spirituale del presule sancataldese. Così lì annota mons. Pennisi riguardo a mons. Naro: «Nella sua produzione storiografica e nei suoi appunti intimi don Aldo coniugò una profonda spiritualità, nutrita di preghiera e sulla quale ha avuto un influsso importante don Divo Barsotti, con le istanze scientifiche maturate sotto la guida del gesuita Giacomo Martina e nel confronto amichevole con molti storici contemporanei italiani e stranieri. In particolare, le preghiere da lui composte e pubblicate negli anni del suo episcopato a Monreale sono espressione della pietà popolare accordata allo spirito della liturgia e fecondata con innesti spirituali ricavati dal messaggio biblico e dalla rivisitazione delle biografie di numerose personalità spirituali vissute nel territorio dell’arcidiocesi di cui fu pastore illuminato».
In questo solco mons. Pennisi intende innestarsi per svolgere il suo nuovo ministero episcopale a Monreale e per tal motivo egli compie ora questa sorta di “pellegrinaggio” alla tomba di mons. Naro.
La Sicilia e il bene comune possibile di Luigi Bontà
(19 marzo 2012) - Lo storico Luigi Bontà commenta il libro di Cataldo Naro, Sul crinale del mondo moderno. Scritti brevi su cristianesimo e politica (Studi del Centro «A. Cammarata», Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia Editore, 2011).