(29 ottobre 2014) – A Roccapalumba si è di recente celebrata la sagra “Opuntia Ficus-indica Fest - Sagra del ficodindia”, grande festa che dal 17 al 19 ottobre ha riempito le strade ed i vicoletti del “Paese delle Stelle”.
Quella del 2014 è stata un’edizione di grande successo avendo registrato il record di visitatori che da tutte le parti della Sicilia hanno deciso di trascorrere un caldo week-end di fine ottobre in un luogo ricco di risorse architettoniche, archeologiche e naturalistiche poco conosciute e tutte da riscoprire.
Per percorrere i 60 km che distano dal capoluogo siciliano, l’associazione culturale Treno D.O.C. ha organizzato un viaggio a bordo del treno storico denominato “Treno del ficodindia”, che durante la mattina di domenica 19 ottobre ha accompagnato i passeggeri verso l’antica stazione di Roccapalumba.
All’arrivo i numerosi viaggiatori hanno avuto modo di visitare il Museo di Archeologia Industriale Ferroviaria, diretto dall’ing. Giorgio Mistretta, Presidente dell’Associazione AliFerrate, il quale con dedizione ed amore da tanti anni custodisce, restaura ed espone attrezzi, cimeli e strumenti legati alla storia della Stazione di Roccapalumba e al mondo delle ferrovie siciliane; Mistretta ha accolto il pubblico raccontando la genesi delle prime linee ferrate dell’isola e delle ragioni economiche e sociali correlate alla loro evoluzione.
Tra gli oggetti che prendono posto nelle sale del museo di particolare pregio appaiono i calibri dello scartamento ridotto e un rarissimo calibro per ferrovia a cremagliera, una cassaforte d’epoca, le lanterne, i segnalatori acustici, gli oliatori, antichi documenti cartacei, e molti strumenti di lavoro utilizzati per il funzionamento delle locomotive a vapore.
L’escursione continua presso il Mulino Fiaccati, uno dei pochi mulini ad acqua a ruota orizzontale in pietra superstiti nel territorio siciliano e perfettamente funzionante; Giuseppe Pollina, presidente dell’Associazione SiciliAntica sede di Roccapalumba, ha spiegato ai presenti la storia e il funzionamento del mulino, effettuando un’insolita molinatura eseguita dal potente getto d’acqua del vicino fiume Torto: il frutto di questa antica e sapiente operazione è una farina dal sapore deciso e dalle elevatissime proprietà proteiche.
Nelle sale in pietra del mulino, edificato nel 1882, la prof.ssa e scrittrice Miriam Cerami, Presidente dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Termini Imerese, ha presentato il suo ultimo libro, Roccapalumba raccontata ai ragazzi, edito da Edizioni Arianna: in questo interessante volume la prof.ssa Cerami spiega ai più giovani, e non solo, le numerose bellezze architettoniche, il patrimonio artistico, la storia e le tradizioni di Roccapalumba, compiendo quest’operazione di conoscenza con un linguaggio chiaro, accattivante ed immediato e servendosi del personaggio di Palumbo, una colomba che ama viaggiare e il cui nome richiama appunto la cittadina d’origine. Il volume si arricchisce delle filastrocche di Antonio Barracato e di numerose illustrazioni raffiguranti il simpatico e curioso Palumbo, pennuto simpaticamente ideato e disegnato dall’autrice.
Allontanatisi dal mulino, oggetto di stupore è stata la visita al Planetario “Francesco Nicosia” che insieme al telescopio del Centro Studi Astronomici Roccapalumba – Ce.S.A.R. e all’Osservatorio astronomico ha contribuito ad associare alla cittadina l’appellativo di “Paese delle Stelle”.
Le circa 40.000 persone che hanno popolato il centro del paese nei tre giorni della sagra hanno avuto l’opportunità di assistere alle numerose iniziative previste all’interno del programma, fra le quali le escursioni in elicottero, i voli con parapendio, i laboratori gastronomici, la mostra “Origami” a cura degli artisti Filippo Nicosia ed Emilio Costanza, il laboratorio “Archeologo per un giorno” e il laboratorio di ceramica Come realizzare un vaso neolitico in argilla, a cura della Prof.ssa Miriam Cerami.
La sagra si è conclusa con la sfilata finale della IV edizione del Concorso regionale Gruppi Storici “Le nobili casate del Regno di Sicilia”, alla quale tutti i gruppi storici siciliani hanno partecipato presentando centinaia di protagonisti vestiti da cavalieri medievali, dame del Quattrocento o nobili rinascimentali che, con i loro sontuosi abiti raccontano al pubblico la lunga storia del Regno di Sicilia; ogni gruppo partecipante espone il gonfaloniere con le insegne del nobile casato di appartenenza o del Comune di origine.
Per le vie e per i vicoli del centro nei numerosi gazebo sono state organizzate degustazioni di liquori e marmellate tipiche del luogo e sono tantissimi gli stand che hanno presentato ed esposto in bizzarre e variopinte composizioni il protagonista della giornata, il ficodindia, frutto simbolo della Sicilia che caratterizza da più di un secolo tutto il territorio e che da quindici anni viene celebrato e festeggiato regalando tre giorni di grande festa a quanti vogliono vivere ed apprezzare in un ambiente incontaminato i colori ed i sapori della nostra terra.
REPORTAGE - Viaggio alla scoperta di Roccapalumba, paese delle stelle del ficodindia
(ph. Carlo Guidotti)