(27 marzo 2013) – Il paesaggio della Sicilia sud-orientale è dominato dai tavolati carsici dei monti Iblei che assumono aspetti spettacolari per la presenza di numerose gole chiamate “cave”. Si tratta di veri e propri canyon generati dall’erosione dei fiumi che vi scorrono sul fondo. Tra le più interessanti e suggestive vi è la Cava Grande del Cassibile (il sito è noto anche nella forma “Cavagrande”) scavata dall’omonimo fiume che lungo il suo percorso forma delle cascatelle e laghetti dall’acqua cristallina. La presenza dell’acqua e delle imponenti pareti a strapiombo la rendono una vera e propria nicchia ecologica. Oltre all’aspetto naturalistico e paesaggistico, la cava è importante anche sotto il profilo archeologico-antropologico. Essa è stata abitata nel corso dei millenni, come testimoniano le tante necropoli con tombe “a grotticella” scavate nella roccia. Al fine di tutelare questo importante patrimonio, negli anni ’90 è stata istituita una riserva naturale ricadente nei comuni di Avola, Noto e Siracusa, gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.
Sulle sponde del fiume prevalgono boschi ripariali in cui i Pioppi, i Salici, i Frassini e i Tamerici si associano ai caratteristici Platani orientali, alberi longevi dalla crescita rapida la cui presenza è considerevole in quest’area, mentre lo è meno in altre parti del sud Italia. Nel sottobosco ripariale significativi sono gli aspetti erbacei con l’Equiseto, la Melissa e la Falsa Ortica. Gli Oleandri dalle vivaci fioriture spiccano sul biancore della roccia calcarea. Sui dirupi prosperano: il Leccio, l’Olivastro, il Perastro, il Lentisco, il Terebinto, la Fillirea, il Bupleuro, l’Euforbia arborea, l’Ampelodesma e qualche esemplare di Palma nana. Tra le rupicole spicca la Vedovina delle scogliere e il Trachelio siciliano, un endemismo proprio degli Iblei. La zona è nota, inoltre, per una grande varietà di Orchidee spontanee e per il profumatissimo Timo.
La fauna comprende, tra i mammiferi, l’Istrice, la Martora e il Coniglio selvatico. Numerose le specie di uccelli sia migratori che stanziali; va segnalato in particolare il Codibugnolo di Sicilia, un passeriforme endemico di quest’area. Non mancano alcuni predatori, soprattutto rapaci notturni e diurni come il Falco pellegrino che spesso nidifica lungo le pareti. Tra i rettili, si segnala la Tartaruga di terra, la Testuggine palustre siciliana, il Colubro leopardino e la Biscia dal collare. Gli anfibi sono rappresentati dalla Raganella e dal Discoglosso. Interessante è la fauna invertebrata che tra le sue fila annovera il Granchio d’acqua dolce.
Numerosi sono i sentieri che consentono l’accesso alla riserva, su cui vige un regolamento imposto dall’ente gestore. Affacciarsi sulla gola è emozionante, lo è ancora di più poter discendervi fin sul greto del fiume.
Cava Grande del Cassibile è un gioiello incastonato in questa parte di Sicilia spesso poca conosciuta che vale la pena visitare specie per gli amanti della natura, dell’archeologia e del trekking, anche duro, del quale a dispetto della fatica restano solo splendidi ricordi.
REPORTAGE – I tesori di Cava Grande del Cassibile. Nelle immagini sono documentati alcuni scorci paesaggistici della Riserva naturale orientata di Cava Grande del Cassibile, un gioiello incastonato in un contesto paesaggistico e naturalistico spettacolare. Agli amanti della natura, dell’archeologia e del trekking (anche duro e faticoso), resteranno impressi per sempre splendidi ricordi.– Sicily Present
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