Treccia di pane rustico


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La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


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(2 marzo 2014) – Sento parlare di bellezza, ultimamente anche più del solito. Belle sono, per me, le cose semplici; una giornata di sole abbacinante su uno sfondo celeste cielo incollato all’orizzonte blu cobalto del mare. Il paesaggio collinare della nostra entroterra, che cambia la sua presenza scenica durante il trascorrere del tempo, mi emoziona tanto quanto la Montagna innevata solcata da ferite di lava incandescente e lapilli scoppiettanti; un pane fatto in casa che evoca ricordi, pensieri e parole di un tempo che non c’è più. Perché per fare il pane ci vuole tempo, pazienza e dedizione, ma fermiamoci un istante e facìtimi dire ‘na cosa; ma dove corriamo tutti? Almeno la domenica, catturiamo un momento per riflettere sulla bellezza; acqua, farina, sale e lievito, magari n’anticchiedda d’ogghiu bonu, ingredienti semplici, impastiamo il nostro panuzzo quotidiano, e poi aspettiamo che lieviti osservando la magia del tempo che scorre lento… tanto, che fretta c’è?

 

200 g di farina integrale ai 7 cereali (farina per pane nero)

300 g di semola di grano duro

10 g di lievito di birra fresco

300 g circa di acqua tiepida (la quantità dell’acqua varia a seconda della’umidità dell’aria)

Un cucchiaino di zucchero di canna chiaro

Un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva

10 g di sale

 

Mescolate le due farine, aggiungete il lievito sbriciolato e lo zucchero, impastate amalgamando con l’acqua tiepida, aggiungendola poco alla volta, unite il sale e l’olio. Realizzate un panetto e ponetelo a lievitare dentro una ciotola infarinata e coperta, in un luogo a riparo da correnti d’aria per circa un’ora e mezza. Sgonfiate l’impasto su un piano infarinato suddividetelo in tre salsicciotti lunghi circa 25-30 cm e intrecciateli, mettete il pane su una pentola per il pane in terracotta o, in alternativa, su una teglia foderata con carta forno. Ponete il pane nel forno spento con la luce accesa per ancora un’ora e mezza. Trascorso questo tempo, tirate fuori la pentola dal forno, accendete il forno e portatelo alla temperatura di 220°C, cuocete per 45 minuti. Se non usate la pentola di terracotta, cuocete il pane basandovi sulla conoscenza del vostro forno.


Copyright © 2014 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it 


 

 

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