La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(3 agosto 2014) – Erano le estati di “enne” anni fa, probabilmente trentacinque, ma anche chiossà, ero picciridda. Caldo afoso, in una stagione, quella calda, che si ripeteva uguale, una all’altra come una stampa e una fiura; di certo non come ora che non si capisce chiù nenti. Le temperature tropicali ci facevano un baffo, perché eravamo in una zona ventilata, collocata strategicamente vicino l’incontro dei due mari, il Tirreno e lo Ionio. Sabbia finissima, curata fin dalle prime luci dell’alba, girata e rigirata, e infine passata a setaccio con un grande attrezzo che spianava la spiaggia compiendo un immenso palcoscenico giallo chiaro che si buttava in un mare cristallino, sempre. Estate di vacanza, senza pinseri, trascorsa in un lido fantastico, così lo vedevo io, circondato da una corte di cabine bianche e blu e culminante nel fatidico bar, con flipper, bigliardino e magico jukebox. I miei gelati preferiti erano due, la Coppa Rica all’amarena e il Croccante anch’esso all’amarena. I sapori e gli odori restano impressi nei cassetti della mente, magari un po’ alterati ma indelebili. Ho provato a recuperare quel sapore lontanissimo nel tempo, realizzando una torta fredda. Confesso di non avere rivissuto quell’esperienza legata al poetico ricordo ma il suggerimento che vi soffio in un orecchio è di realizzarla picchì, anche se non fu un tuffo nel mio passato, idda ppi idda buonissima è.
Ingredienti:
per il pan di spagna
6 uova
150 g di farina
215 g zucchero a velo
una bacca di vaniglia
per la bagna
50 ml di latte
50 ml di sciroppo di amarene
per il ripieno
500 g di panna
500 g di yogurt greco
4 cucchiai colmi di zucchero a velo
230 g di amarene sciroppate
12 g di gelatina in fogli
per la copertura
10 g nocciole
2 biscotti digestive o chiddi chi vulìti, secchi
10 g di meringa
200 g di cioccolato al latte
un cucchiaio di panna
Con il mio nuovo forno inforno a forno freddo, quindi voi basatevi sulla conoscenza del vostro elettrodomestico, considerate che dovrete cuocere tre strati di impasto, senza bruciarli.
Foderate tre teglie, con il fondo amovibile, da 24 cm di diametro, con la carta forno, imburrate i bordi, il fondo e infarinateli.
Setacciate la farina, montate i tuorli con metà dello zucchero per una decina di minuti, fino a ottenere un composto molto gonfio e chiaro, unite i semi della vaniglia, la farina e un pizzico di sale. Montate gli albumi a neve aggiungendo a pioggia lo zucchero rimasto. Montate per circa dieci minuti; unite gli albumi con una spatola, al composto di tuorli e farina, mescolate con cura dal basso verso l'alto. Suddividete il composto in tre parti uguali e versate nelle tre teglie preparate, livellate, infornate e cuocete per circa 10 minuti o fino a quando il pan di spagna sarà dorato, sfornate e fate raffreddare su una gratella prima di sformare e fare raffreddare completamente. Preparate la bagna scaldando il latte con lo sciroppo delle amarene, mettetelo dentro una bottiglia per bagne e imbibite i dischi di pan di spagna.
A questo punto il più è fatto, non resta che preparare il ripieno; ponete in frigo, il contenitore per montare la panna e nel freezer le fruste, per 10 minuti. Prelevate due cucchiai di panna dalla dose richiesta e montate il resto con lo zucchero a velo, mettetela in frigo. Ammollate la gelatina in acqua fredda per dieci minuti poi strizzatela e ponetela in un tegamino con i due cucchiai di panna conservati, sciogliete su fuoco dolce e fate raffreddare. In un altro contenitore sbattete lo yogurt con le fruste per renderlo cremoso, unite le amarene e la gelatina ormai tiepida, la panna montata, mescolando delicatamente per non smontare il composto che sarà bello gonfio.
Montate la torta; mettete un disco di pan di spagna su un disco di cartone di uguale dimensione della torta, circondatelo con un ring di acciaio regolabile e versate poco meno della metà del ripieno, adagiate il secondo disco di pan di spagna, compattate delicatamente con il palmo di una mano e proseguite con poco meno della metà del ripieno, coprite con l'ultimo disco di pan di spagna e poi velate la parte superiore con il ripieno avanzato. Mettete in frigo per tutta la notte.
Il giorno dopo sciogliete, a bagnomaria, il cioccolato ridotto a quadrucci, con la panna, eliminate il ring agevolando l'operazione di apertura, con una spatola piccola per dolci. Preparate il croccante tritando a coltello tutti gli ingredienti. Versate il cioccolato sopra la torta e livellatelo con una spatola facendolo scivolare dai bordi, distribuite il croccante preparato e ponete in frigo fino al momento di servire.
Copyright © 2014 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it