La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(1° marzo 2015) – Vedo la bellezza nelle piccole cose, la talìo e me ne innamoro a prima vista. Parru di cosuzze semplici, banali; chissacciu, tanto per dire, la meraviglia che suscita un fiore che sboccia sentennu che il freddo allenta la sua morsa, opuru lo spettacolo di bellezza che un raggio di sole regala affacciando dalla finestra la mattina. Cose accussì.
Mizzica, a proposito di sole, ieri dopo tanta pioggia mi parse “caramella”; in Sicilia tutta ‘sta pioggia non l’avemu vista mai. Alla prima sdilluviata, il primo grido: ‘Inchiemu i serbatoi, picciotti! Poi, il panico, ‘Maria’, ci fu un momento che pinsai che l’Inghilterra ci veniva a chiedere ‘n’anticchia d’acqua e un poco d’umito. Ancora un po’ e ci trasformavamo in perfetti londinesi, con la coppola al posto della bombetta e col paracqua sempre appresso.
Per non di meno a ciò n’autra cosuzza semplice e bedda, beddissima è la pizza. Ma pensate che naturalezza quell’impasto che si trasforma durante la lievitazione, poi basta poco, ‘n’anticchiedda di pomodoro, mozzarella e basilico, e si svacanta una magia impressionante. Decidere di cuocere nella padella di pietra equivale ad avere un impasto ciccioso ma croccante al tempo stesso, unico accorgimento fare 'ntostare ben bene la pietra in forno.
Per due pizze; una margherita e una con salsiccia, funghi e catalogna
Per l'impasto:
130 g di farina Manitoba o farina 0
250 g di semola di rimacinato
20 g di farina integrale ai cinque cereali
9 g di lievito fresco
200 g di acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero
9 g di sale
un cucchiaio di olio
Impastate le farine, sbriciolate il lievito, unite lo zucchero e cominciate a mescolare con l'acqua tiepida, aggiungete il sale, l'olio e realizzate una palla. Incidete l'impasto, copritelo con un canovaccio e ponetelo nel forno spento con la luce accesa. Fate lievitare fino al raddoppio, un'ora e più.
Per il ripieno:
100 g di salsiccia
200 g di mozzarella di bufala
olio extra vergine d'oliva
salsa di pomodoro
100 g funghi champignon affettati
100 ml di vino bianco
Preparate il ripieno tagliando a fette la salsiccia, ponetela in un tegame con un giro d'olio, fate scaldare e mettete la salsiccia, sfumate con il vino e aggiungete i funghi, cuocete una decina di minuti e spegnete. Affettate la mozzarella e mettetela a scolare in un colapasta.
Accendete il forno a 220°C e infornate la padella Roccianera senza il manico leggermente infarinata, dividete in due l'impasto, stendetene una parte su un piano, allargatela bene, se avete una pala per pizza infarinatela e stendetela la pizza lì, conditela velocemente con la salsa di pomodoro, la salsiccia con i funghi e fatela scivolare dentro la padella caldissima, in caso contrario dopo aver steso l'impasto ponetelo dentro la padella calda, facendo molta attenzione a non bruciarvi, condite velocemente e richiudete il forno; cuocete 10 minuti poi aggiungete la mozzarella e cuocete ancora 10 minuti. La pizza con la salsiccia, dopo averla sfornata decorate con qualche apice di catalogna pulita.
Copyright © 2015 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it