Patate al forno e cipolle di Giarratana

 

Che lavoro quello della foodblogger, un piacevolissimo lavoraccio; sono sempre alla ricerca di ricette nuove per aggiungere paginette al blog, le sperimento, altre le copio spudoratamente con un supplemento personale. Poi c’è la corsa inarrestabile ai “props”.

Chi sunnu ‘sti props? Materiali di scena sono, accessori per allestimenti scenografici sempre nuovi, o quasi sempre. ‘Nsumma ho bisogno di tantissime cosuzze attipo, piatti, bicchieri, posate, tovaglie e tovaglioli, fondali e amenità varie che mi permettano di realizzare ambientazioni inattese, storie da raccontare con bagagli di vita anche di altre persone. Per questo vado in giro nei mercatini a raccattare oggetti antichi o scavo nei cassetti delle zie o delle nonne. Prendo “in prestito” forchettine e piattini con la solenne promessa di una restituzione futura e giuro che restituisco, non voglio smenzare un servizio antico, sia mai.

Resta un problema; quello di conservare tutta la paccottiglia, dopo l’uso.

Si dice: ‘a casa capi quanto voli ‘u patruni. Vero è, ma quello vale per gli ospiti che poi a una cert’ora si arricampano alle proprie case. Ma in questo caso come la mettiamo?

Mettila come vuoi, qua un fatto di compenetrazione sta diventando. Una cosa dentro l’altra, e tra ‘na picchicedda, se non prendo provvedimenti, dovrò abbandonare la casa. O io o loro.

Per non di meno a ciò, oggi, insieme con la ricetta, ti cunto la provenienza dei “props” usati in questa foto. La stoffa sul piano d’appoggio è una tenda antica appartenuta a mia suocera e, sapendo quanto mi piaciunu ‘sti cosi, me la regalò. Il piatto rotondo è un piatto francese, di mirabile bellezza. Le posate in alpacca sono di mia mamma, me le ha regalate, non dovrò restituirle. Il piatto ovale, infine, è in alluminio e l’ho comprato in un mercatino.

Ora una cosa mi piacerebbe, mettermi a sedere e sentire le storie che hanno da raccontare questi oggetti che non sono, a pare mio, semplici “cose”.

Patate al forno e cipolle di Giarratana
2 cipolle di Giarratana, molti le conosceranno, siciliane, dolci, grosse e molto acquose.
4 patate a buccia rossa
70 g di formaggio di capra al peperoncino
170 g di latte
un uovo
90 g di farina di rimacinato
sale
peperoncino
pepe nero
cumino
origano
un cucchiaio d’olio
una manciata di pan grattato

Non mi porre domande tipo: ma che ricetta è? Frittata? Torta salata senza guscio? NO COMMENT! Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, mi appello al quinto emendamento di una qualche costituzione.

Non lo so, amunì, bih, chi camurrìa!

Pulisci le cipolle eliminando qualche foglia esterna e realizza una grata incrociata con un coltello affilato, arrivando quasi fino in fondo. Pela le patate e realizza delle fettine sottili, lasciandole attaccate alla base. Sbatti l’uovo con del latte. In una ciotola mescola farina e spezie, metti il sale, il formaggio sbriciolato. Aggiungi la miscela di latte e uovo, mescolando con una frusta a fili. Otterrai una pastella, aggiungi l’olio e mescola. Fodera una teglia con un foglio di carta forno, disponi le patate e le cipolle. Versa la mistura dentro le fessure delle patate facendola penetrare anche dentro la grata delle cipolle, spolvera con una manciata di pan grattato e una di origano. Inforna a 180°C per circa un’ora. E poi mi cunti, almeno tu.


Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it

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La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it 


 

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