Yorkshire pudding, ovvero i cestini che si mangiano

 


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La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it



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(2 settembre 2012) - Non appartengo alla generazione di persone multilingue; ho studiato il francese a scuola e non l’ho più coltivato. Ho procrastinato lo studio dell’inglese e il risultato è una totale ignoranza della lingua, che oggi si parla in tutto il mondo. Ma mi arrabatto, mi barcameno con il grande aiuto della rete. Posso dire di comprendere qualche parola. Non è certo un vanto, nel mio piccolo però, faccio la traduzione dall’inglese al siciliano. Dunque, i famosi yorkschire pudding, una preparazione tradizionale originaria dello Yorkshire costituito da una pastella cotta al forno e utilizzato per accompagnare il roast beef o altre preparazioni ricche di intingoli, cestineddi li chiamo; mi salvo così dalla pronuncia anglosassone, offrendo una interpretazione sicula con un ripieno fresco in questo scorcio di fine estate.

 

Yorkshire pudding,

ovvero i cestini che si mangiano


125 gr di Farina 00
3 uova
285 ml di latte
sale
olio di semi di arachide.

Sbattete insieme tutti gli ingredienti, tranne l’olio di arachidi, mettete in frigo la pastella ottenuta, per 40 minuti.

Accendete il forno alla massima temperatura e inserite la teglia per muffin con tre cucchiaini d’olio in ogni alloggiamento... che siano tre non abbondate picchì se no sunnu assai! quando l'olio comincerà a sfrigolare (da me non sfrigolò mai e dopo n’anticchia – 20 minuti – che era nel forno mi dissi che nel mio forno non sfrigola una beneamata!) tirate fuori la teglia dal forno velocemente ma non troppo perché rischiate di ustionarvi, quindi riempite, meno della metà di ogni incavo, con la pastella; cuocere per 15 minuti poi per altri 5 abbassando la temperatura a 160° circa. Dopo 10 minuti aprite il forno e, con un cucchiaio di legno, abbassate il centro del cestinello, considerate che, appena fuori dal forno, s’assettanu regalandovi dei deliziosi cestineddi da riempire.


Potete farcirli come più vi piace, io ho utilizzato:

2 pomodori perini belli grossi
1 melanzana viola media
basilico
sale
pepe
olio per friggere
due manciate di parmigiano grattugiato.


Condite il pomodoro tagliato a dadini con un trito di basilico, sale e olio mettete da parte. Tagliate la melanzana a fette grosse un cm, salate e fate rilasciare l’acqua di vegetazione per circa un’ora, sciacquate il sale in eccesso, tagliate a dadini le fette e friggete in abbondante olio caldo. Quando le melanzane saranno fredde mettetele in una ciotola con il pomodoro, il parmigiano e il basilico a pezzetti, pepate e mescolate. Riempite i cestineddi e guarnite con una foglia di basilico intera.


Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it


 

 

 

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