La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(4 novembre 2012) – Non esiste più la mezza stagione. Da quando ho memoria, in Sicilia, la mezza stagione non è mai esistita; 43 anni sono quasi mezzo secolo e, probabilmente, non bastano per poter apprezzare il cambiamento. Il clima mediterraneo consente, a novembre, di nesciri senza giacchetta e senza calze, pioggia a parte, nnì fa arricriari con qualche raggio di sole ancora cauddu. Vedere per strada i caldarrostai in maniche corte impressiona i turisti, ma oramà noi ci ficimu l’abitudine. Nonostante l’alta temperatura però, molti si nnì vannu con il calendario e vestono autunnale con stivali, giubbotti e cappidduzzi passeggiando con disinvoltura la domenica mattina suttu un suli cucenti e qualche foglia gialla di platano imbiondito che volteggia fino ‘n terra. Sudano con eleganza e senza scomporsi. Io penso che chisti, a pranzo, si manciano una zuppa autunnali. Rassicuro i cultori della pasta dicendo che al posto dell’orzo ci pututi calari 180 g di anelletti e cociri come indicato nella ricetta. Servitela tiepida picchì ancora fa cauddu.
Zuppa d’orzo al finocchietto
per due cristiani:
una cipolla di Tropea
30 ml di vino bianco secco
un piccolo mazzetto di finocchietto di montagna
15 g di uva passa
2 pomodori per insalata
150 g di fagioli cotti
500 ml di brodo vegetale
180 g di orzo
foglie di prezzemolo
olio extra vergine di oliva
pepe
Tritate finemente la cipolla, mettetela in una risottiera di terracotta e soffriggetela con un paio di cucchiai d’olio, aggiungete il finocchietto tritato a coltello, unite l’uva passa e sfumate con il vino alzando la fiamma. Unite i fagioli, il pomodoro privato dei semi e tagliato a cubetti, fate insaporire con un mestolo di brodo e spegnete. Frullate due mestoli di condimento e rimettete nel tegame. Versate l’orzo e portate a cottura come un risotto, unendo il brodo bollente poco alla volta. A fine cottura condite con un giro d’olio crudo o, se volete, olio al peperoncino.
Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it