Buccellati


scorzadarancia

La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it



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(6 gennaio 2013) – Apparizione, rilevazione, segni. L’Epifania è, per i cristiani di fede, un giorno memorabile; rammenta l’arrivo dei Magi che seguirono l’astro per adorare il Bambinello. Ma anche il Battesimo di Gesù nel Giordano. Per i picciriddi la Befana appartiene a quell’aspetto popolare, legato alle festività natalizie, dispensatrice di doni per i bambini buoni o di carbone per i discoli; coincide con la fine delle feste. Quest’anno cade oggi, domenica; a tumpulata domattina si torna alla normalità, la solita routine ci avvolgerà tra scuola e impegni vari, ma oggi godiamoci ancora un momento di calma e un biscotto della tradizione.


Buccellati

1 kg di farina 00

250 g di zucchero

250 g di strutto

2 cucchiaini di estratto di vaniglia

2 bustine di lievito

2 tuorli e un uovo intero

1 cucchiaino di bicarbonato

10 g di ammoniaca per dolci

1 arancia

1 limone

250 ml di latte


Se non avete la planetaria impastate a mano ovviamente, altrimenti fate come vi cuntu io:


Nel bicchiere della planetaria mettete la farina, il lievito, la vaniglia, il bicarbonato e l’ammoniaca. Montate il gancio K e mescolate al minimo. Fate un buco al centro della farina e mettete le uova e la scorza grattugiata degli agrumi; accendete la macchina e mescolate sempre al minimo. In un pentolino sciogliete lo strutto, aggiungetelo alla farina sempre mescolando. Spegnete la macchina e procedete sciogliendo lo zucchero con il latte, nel tegamino dove avete sciolto lo strutto. Mescolate e poi versate nell’impasto a macchina accesa, sempre al minimo. Prelevate l’impasto dal bicchiere, manipolatelo sul piano di lavoro con poca farina se è troppo appiccoso, fate una palla e ponetelo in un contenitore; con la mano messa di taglio incidete una croce, copritelo e ponetelo in frigo a riposare per tutta la notte.


Preparate il ripieno:

250 g di mandorle

150 g di uva passa

150 g di zuccata (zucca candita)

100 g di cioccolato fondente

150 g di fichi secchi

50 g di miele di fichi o di api

130 g di marmellata di arance

130 g di confettura di fichi

1/2 cucchiaino raso di cannella

pochi chiodi di garofano pestati nel mortaio

1 arancia

1 mandarino

zucchero a velo per decorare


Passate l’uva passa in un tritacarne alternandola ai fichi secchi e alla zuccata. Otterrete un impasto omogeneo. In una padella antiaderente tostate le mandorle e poi passatele in un mixer, poche alla volta per non sminuzzarle troppo. Riducete a pezzetti piccoli la cioccolata oppure, se volete,utilizzate le gocce. Riunite gli ingredienti preparati in una ciotola aggiungendo la scorza degli agrumi grattugiata, unite anche la marmellata di arance, la confettura di fichi e il miele. Mescolate bene con le mani, coprite e fate riposare tutta la notte in frigo. Il giorno dopo ponete fuori dal frigo gli impasti e portateli a temperatura ambiente, dopo rimpastate la frolla su un piano di lavoro per renderla ancora una volta elastica. Se il ripieno è troppo duro aggiungete poco liquore all’arancia e maneggiatelo per ammorbidirlo.


Prelevate una parte di frolla e stendetela con il mattarello, con un coltello ritagliate la pasta in eccesso e realizzate un rettangolo di circa 11 per 12 o più, l’importante è che il lato corto si attesti sugli undici cm. Prelevate un po’ di ripieno, stendetelo con il coltello su metà del rettangolo, sul lato lungo.


Ripiegate il rettangolo e incidetelo a pettine senza arrivare al fondo. Ricavate degli elementi composti da due, tre o quattro “denti” e arrotolateli a guisa di riccioli. Accendete il forno a 180°C poi abbassate la temperatura a 160 e infornate su una teglia foderata con carta forno per circa 15 minuti. Sfornate e spolverate con zucchero a velo quando sono ancora caldi. Conservate in una scatola di latta, si mantengono anche più di un mese.


Copyright © 2013 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it


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