(23 luglio 2014) – A distanza di quindici anni dalla precedente performance al teatro di Verdura di Palermo, la sera del 22 luglio è tornato sul palco estivo palermitano Giuseppe Milici con la sua composita band. Dopo aver ultimato il nuovo cd “Amarsi un po’ - italian songbook”, l’armonicista ha presentato al pubblico palermitano una scaletta in cui i nuovi pezzi si sono alternati a quelli che fanno parte del suo repertorio storico.
Il suono a tratti malinconico e obliquo dell’armonica di Milici ha attraversato le pagine più belle della canzone d’autore italiana. Ma, si sa, i classici non vanno ricopiati o ricalcati, se non si vuol fare un torto all’originale e, infatti, il performer palermitano ha reinterpretato, con il dolce suono dello strumento che lo ha reso celebre, pezzi scolpiti nella memoria di ogni spettatore, come “Amarsi un po’”, “Azzurro” o “Nuovo cinema Paradiso”. Ma forse l’apice della serata è stata “Caruso” di Dalla, in cui la platea ha gustato l’incanto di sentire le note e le parole riunite nel soffio leggero dell’armonica di Milici. La musica conosce parole comprensibili ad ogni latitudine della Terra e in quel linguaggio si è parlato ieri sera.
Sul palco del Verdura hanno egregiamente affiancato il leader: Antonio Zarcone al piano e alle tastiere, Igor Ciotta al basso e Sebastiano Alioto alla batteria. Poi è stato chiamato in causa anche il giovane e bravissimo fisarmonicista Roberto Gervasi. E quindi è stata la volta del magnifico chitarrista Francesco Buzzurro, che ha anche avuto la possibilità di esprimersi come solista in una suite dedicata alla musica napoletana. Non potevano mancare gli omaggi al grande armonicista Toots Thielemans e la sigla finale “Isn’t she lovely” di Stevie Wonder.
Applausi scroscianti e luci sulla platea.
Spettacoli - Giuseppe Milici torna al Verdura con il nuovo album
(ph. gl)