Una lampada per la libertà: la Compagnia delle Fiabe mette in scena Aladdin al Savio

 

  

(22 ottobre 2015) – Anche domenica scorsa non è mancato nulla per affermare senza esitazioni che al teatro Savio di Palermo lo spettacolo è stato un successo. La Compagnia delle Fiabe ha confermato le premesse della vigilia e con un inizio brillante ha così avviato la nuova stagione che si protrarrà fino al mese di maggio 2016. Gli artisti della compagnia coordinata con piglio attento da Giovanni Sposito hanno messo in scena le ormai classiche trame di ispirazione orientale che ruotano intorno ad Aladino e all’avventurosa storia d’amore con la principessa Jasmine.

“I sogni in una lampada”, come recita il titolo dello spettacolo, sono vivaci narrazioni che prendono forma nella realtà di un palcoscenico dove all’unisono i personaggi si muovono e recitano; danze e canzoni sono interpretate con passi e tempi posti in equilibrio dinamico rispetto allo svolgimento della storia.

Attraverso movimenti scenici e giochi di luce si sviluppano le vicende dell’incontro di Aladino con il Genio della lampada e con la bella Jasmine, principessa del regno di Agrabah. Qui il gran visir Jafar trama per conquistarlo con l’inganno e sottrarlo dunque al sultano. I passaggi, che sono ampiamente raccontati sulle tracce di quanto è stato tramandato tra letteratura e suoi molteplici piani di rappresentazione nei secoli, sono spettacolarizzati in forza di spunti e guizzi contemporanei. Sono netti, in particolare, i richiami alla versione cinematografica che Walt Disney ne dà nel cartone animato Aladdin. Tutto risulta meritevole di apprezzamenti e denota il raggiungimento di un’eccellente qualità recitativa consolidata da un lavoro continuo in corso ormai da diversi anni.

Libertà e felicità. Sono questi i due poli che in un modo o nell’altro attraggono e muovono i protagonisti del racconto. Lo si capisce mettendosi di fronte a desideri ed esperienze di Aladino e Jasmine; ma lo prova senza alcun dubbio di sorta ciò che il Genio della lampada confida candidamente essergli maggiormente a cuore. E alla stessa maniera, seppure per contrasto, ne è controprova indicativa l’amara conclusione che attende l’infido Jafar alla fine della sua triste parabola di una vita trascorsa tra egoismi e falsità per accaparrarsi la supremazia.

Questo è il punto: la libertà si compie fino in fondo se va in cerca del bene. Non ci sono altre strade. Ecco perché, nonostante la potenza straordinaria di cui egli è capace, la vocazione autentica del possente Genio è vivere per vedere e amare la bellezza del mondo. La sua ambizione inconfessabile, poi svelata a chiare lettere, è lasciare la dimensione angusta della lampada in cui è ospitato e soprattutto non esaudire mai più le aspettative spesso meschine dei padroni di turno. Il potere sulle cose non vale quanto la libertà della persona e il suo desiderio di felicità. Ed è allora un fatto di assoluto valore mettere in scena questioni che riguardano verità e compimento dell’umano, parlandone a piccoli e grandi e non celando ma marcando le battaglie che vanno combattute da uomini liberi perché il bene trovi domicilio nel tempo.

La Compagnia delle Fiabe prosegue nella sua crescita artistica lungo il percorso di una propria precisa chiave di teatralità che ruota intorno al musical. E questa scelta, piace ribadirlo, ancora una volta diventa la via adeguata per promuovere occasioni di cultura ad alto contenuto positivo.


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(ph. SicilyPresent.it)


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