Presentato a Palermo mercoledì 27 aprile 2016 il trailer de “L’ultimo sorriso”, ultima produzione della Cosmo Cinematografica che, con la regia di Linda Ferrante, racconta in un docufilm la vita di Padre Pino Puglisi, sacerdote ucciso barbaramente dalla mafia nel 1993, il 15 settembre, giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno.
Tanta musica e tanti artisti si sono succeduti sul palcoscenico del Politeama Multisala, presentando canzoni, melodie e gagcomiche all’insegna dell’allegria e nel ricordo di don Pino, magistralmente interpretato nel film della Ferrante da Paride Benassai, presente in sala.
Ha presentato la serata Damiano Bonanno che, cantando sulle note di “Tu vo’ fa’ l’americano”, simpaticamente saluta il pubblico introducendo gli ospiti.
Salgono sul palco i Respinti, trio di comici palermitani che con il nome I bruttos hanno riscosso tanto successo nella quinta puntata del 13 aprile scorso di “Italia’sgot talent”: tre grandi carte da gioco siciliane, per la precisione il re di bastoni, d’oro e di coppe, si sono cimentate in una esilarante sequenza di gag, tutte aventi come soggetti, ed oggetti, proprio le tre carte superiori del classico mazzo da scopa. I Respinti hanno di recente girato alcuni video in giro per le strade di Palermo, indossando proprio gli ingombranti costumi, osservando, nel loro simpatico modo, pregi e difetti della nostra città. L’esibizione dei Respinti si è conclusa con un comico ed improbabile selfie con il pubblico, totalmente oscurato dal grande dorso della carta posto alle loro spalle.
Durante la serata non potevano mancare i saluti e i ringraziamenti della regista Linda Ferrante, che con passione e determinatezza ha curato ogni fase della realizzazione del film, e del commissario Sergio Quartana, ideatore del soggetto e presidente dell’Associazione Culturale Polizia Municipale di Palermo, associazione impegnata prevalentemente nel sociale che organizza tanti eventi culturali che esprimono grande coinvolgimento anche dei più giovani; tra le iniziative più recenti, ricordiamo anche l’ideazione e la produzione di un fumetto dedicato proprio al parroco di Brancaccio.
Lo spettacolo continua con tanta allegria, ospitando sul palcoscenico i Pristi Folli, che con tre distinte entrate in scena hanno dato il meglio di sé, facendo divertire la gremita sala con la loro comicità presentata sull’emittente La7 durante la puntata del 21 aprile della trasmissione “Eccezionale veramente”.
Due sono i tormentoni espressi da Noemi Piccionello e da Fabio Quartana che hanno caratterizzato le prime due performance: “Tu ce l’hai?” e “Mimami il mimo!”, ossia due modalità comiche per esprimere al meglio la competizione tra femmina e maschio, in maniera simpatica e ricca di giochi di parole, doppi sensi e padronanza del palcoscenico. La terza esibizione, presentata alla fine dello spettacolo, è stata un dialogo serio e meditato, tra i due Pristi folli dedicato al vero protagonista della serata, ossia Pino Puglisi che con il suo sacrificio ha segnato in maniera indelebile l’incessante ribellione alla violenza ed alla mafia.
Poi è stata la volta di Lucina Lanzara che con Bocca di rosa e Marinella, ha fatto viva l’ispirazione di De Andrè, reinterpretandolo in maniera ineguagliabile, secondo la traccia del suo famoso spettacolo “Lucina canta De Andrè”. A seguire la Lanzara ha incantato il pubblico con la sua poderosa voce intervallata da abili gorgheggi, suonando e interpretando “Il canto del sole”, scritta dalla stessa Lanzara nel 2003.
Dopo l’intervallo a salire sul palco è stato colui che ha prestato volto, voce e gesti a Pino Puglisi, l’attore Paride Benassai, accolto da un affettuoso e lungo applauso in segno di riconoscimento per l’impegno profuso nella lavorazione di questo film, le cui musiche originali sono state scritte ed eseguite dai Room Quartet e i cui dialoghi fuori campo sono della scrittrice Teresa Gammauta.
E sin dalle prime parole, durante l’intervista curata da Damiano Bonanno, si ha subito la percezione che Benassai non abbia prestato soltanto il suo volto o la sua voce bensì abbia condiviso molto altro, ossia l’anima, la passione e l’amore per la giustizia e per la vita.
E di amore si è parlato tanto nel suo emozionante ed emozionato intervento durante il quale scorrevano i fotogrammi del trailer; “Una grande emozione è stata quella di girare nei veri luoghi dove ha vissuto Pino Puglisi”, ricorda l’attore palermitano pensando a quando sono state girate le scene del funerale in presenza di Pippo Di Pasquale, ossia colui che ha realmente trovato il corpo esanime di Padre Puglisi nel 1993, nonché amico d’infanzia e vicino di casa di don Pino.
“La presenza di questa grande anima dà a tutti noi un senso di grande rispetto”, ha continuato Benassai pensando alla grandezza morale di Puglisi e a quanto tutti noi abbiamo, ciascuno a proprio modo, il dovere di condividere le sensazioni e le emozioni di tutta la nostra vita, ed ha continuato dicendo: “è questa la metafora della vita stessa, se non abbiamo con chi condividere le cose belle e brutte, la vita non ha senso di essere vissuta; e lo stesso vale per l’arte e per questo teatro”. Ecco quindi che la condivisione e il trasferimento della nostra essenza agli altri è il motore che ci fa vivere e ci fa agire, e questo non è altro che l’amore, “amore che non è altro che il fine ultimo della vita, in quanto si ama per amare, senza attendere ricompense”.
E concludendo la sua intervista Paride Benassai ci confessa che l’aver interpretato il ruolo del grande parroco palermitano ha cambiato in maniera indelebile la sua vita, sostenendo che l’aver vissuto per finzione scenica nelle sue vesti e negli stessi luoghi attimi della sua stessa vita, è stato pari ad un “autentico viaggio in Terrasanta”, denso di grandezza e di purificazione.
Con i ricordi dei luoghi in cui Pino Puglisi ha vissuto termina la conversazione con Paride Benassai e Bonanno cede spazio ad altri due momenti musicali, quello di Gianluca Compagno, nipote del grande Franco Franchi, che ha cantato la sua “Aria d’opera” e quello del violinista Gianni Renzi che sulle corde del suo violino suona “Io te vurrìa vasa’”, “Tu si’na’ cosa grande” e la colonna sonora di Titanic.
Con “Ci hanno raccontato”, i Pristi folli ricordano il Beato palermitano e si congedano dal pubblico recitando un toccante testo scritto da Sergio Quartana, autore, tra l’altro, anche di “Volete ucciderci tutti”, recitato in piazza A. Garibaldi il 16 settembre scorso. “Ci hanno raccontato che padre Pino Puglisi era un prete anti mafia, un eroe, ci hanno raccontato, quelli che lo conoscevano bene, che padre Pino era anti nulla, amava tutti; ci hanno raccontato che si preoccupava dell’uomo, anche il più cattivo e lo inviava al dialogo, voleva capire le ragioni di ogni singolo comportamento…. era uno che cercava un’alternativa alla logica della strada… si preoccupava di promuovere il rispetto della dignità umana… come poteva dare fastidio un uomo così… eppure l’hanno ammazzato… 56 anni donandosi sempre agli altri”: è questo un estratto del commovente testo recitato con trasporto, sulle musiche dei Room Quartet, dai Pristi folli, giovani talenti palermitani di sicuro successo, con l’auspicio che l’immensa figura storica di Puglisi, che seppe sorridere anche al suo assassino, possa segnare un percorso di amore, “perché l’amore non può morire”, nonostante le avversità e le difficoltà apparentemente insuperabili perché, citando proprio 3P, Padre Pino Puglisi, “Ma se Dio è con noi, chi potrà essere contro di noi?”.
SPETTACOLI - Con un concerto in beneficenza presentato a Palermo il trailer de 'L'ultimo sorriso', docufilm dedicato alla vita di Padre Pino Puglisi
(ph. Carlo Guidotti)