La sera di martedì 28 Agosto alle terrazze del Museo Mandralisca di Cefalù si è svolto il terzultimo appuntamento della rassegna di eventi estivi promossi dalla “Fondazione Mandralisca” insieme all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia e alla Fondazione Ignazio Buttitta. Sono stati proiettati un documentario, due spot e due cortometraggi realizzati da Alberto Culotta, regista di ventisette anni diplomato all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna.
Nella foto: Manlio Peri e Alberto Culotta
Si è trattato, come spesso capita, del frutto di un incontro tra due persone: succede infatti che prima dell’inizio dell’estate appena trascorsa, si pensa di accompagnare con un documentario la serata in cui al Mandralisca si presenta l’archivio fotografico cefaludese Ar.ke’. E si chiede di farlo a Culotta. Il valore delle immagini è il tema quasi obbligato. L’opera che viene realizzata è però qualcosa di più: non sono cartoline dichiara il titolo (sebbene la qualità delle immagini non abbia nulla da invidiare, come potete notare dalla photogallery…), si tratta di un monito sullo stato di Cefalù, un panorama delle bellezze nascoste del territorio e uno spazio offerto alla qualità di alcune eccellenze cefaludesi misconosciute; ma anche una domanda a ciascuno spettatore sulla direzione della propria vita e su ciò che vale la pena trattenere di essa, su quali immagini decidere di trattenere e tramandare. Lo spettatore è bersagliato da un mix di ottimi frames da cui emerge Cefalù nella sua disarmante bellezza e nella sua sconfortante negligenza. La puntuale voce fuori campo guida il corso del video tra ironia e amarezza e le musiche seguono il corso della narrazione innalzandone l’inno e il grido. L’esperimento è riuscito e viene notato. Siamo all’inizio dell’estate, come si è detto, e si sta ancora mettendo su il cartellone di eventi al Mandralisca. Il Vicepresidente Manlio Peri, vista la riuscita del documentario, lancia la sfida al giovane regista: portare per il 28 Agosto un nuovo cortometraggio e dedicare una serata ai suoi video. La sfida è raccolta e superata: lo scorso martedì sera il regista cefaludese porta una summa del lavoro dell’ultimo anno e il nuovo cortometraggio.
Sono stati proiettati per primi due spot (entrambi reperibili su youtube). Casa museo Mandralisca è il titolo di un video pubblicitario per il Museo Mandralisca e la missione che esso svolge, che viene fuori da un’idea di Peri; Cefalù, tempo per… è uno spot realizzato lo scorso Marzo, accolto successivamente e patrocinato dal Comune di Cefalù, che offre ai turisti la cittadina marinara vista dagli occhi di un cefaludese.
A fine serata, dopo Non sono cartoline, sono stati proposti due cortometraggi: il primo, Cantico Barcarola, pensato in occasione della sfida lanciata a inizio estate da Peri, è un corto che racconta la storia d’un amore provato dall’infedeltà; non è altro che la storia della Barcarola, canzone composta dal maestro Vincenzo Curreri. “Sì comu l’unna du mari, st’amuri tò veni e và”, così inizia la composizione. La citazione del genere del cantico nel titolo del corto di Culotta rinvia a una lettura più ampia del senso del video, secondo le parole dell’autore “una metafora del rapporto tra Dio e l’umanità”.
Per ultimo è stato fatto vedere forse il cortometraggio più importante della serata, NO TRAIN infatti è l’opera prima del giovane cefaludese. Questo corto, girato in bianco e nero, narra di un impossibile ma non troppo incontro di due vite del tutto differenti: quella di un giovane di successo, forse un impresario, in piena crisi di identità e quella di uno scapestrato barbone che si crede il “Superman dei binari”. I due che si trovano faccia a faccia in una scena quasi da west sui binari, prendono a fare strada insieme alla ricerca del treno che non passa, ma dall’incontro nasce una strana e oscura possibilità evocata da un verso di Bob Dylan: “They say the darkest hour is right before the dawn”.
Tornare a casa da una serata del genere significa portar con sé un misto di orgoglio ed amarezza: non un soldo infatti il giovane regista percepisce da tutti questi lavori per la sua terra, nonostante riconoscimenti e patrocini; così il giorno dopo è già su un treno che lo condurrà da un editore bolognese disposto ad investire e dargli credito per la realizzazione di un nuovo documentario. Anche se viene in soccorso l’elementare riflessione che qualunque artista è costretto a spostarsi in ragione del committente, rimane l’amarezza in bocca. Rimane forse del nostro racconto la scelta di una persona di costruire nel luogo in cui è nato, e di un’altra che si è accorta del valore di un lavoro e l’ha voluto offrire ad un pubblico più ampio. Anche noi abbiamo deciso di dare spazio al valore di ciò che abbiamo visto.
E chissà se il “Superman dei binari” non canterebbe la canzone di Dylan dritto in faccia anche alla nostra storia?
Spettacoli – L’ora più buia è giusto prima dell’alba... La photogallery contiene un'ampia rassegna di frames tratti da due opere cinematografiche di Alberto Culotta: Cefalù, tempo per, uno spot realizzato per il Comune di Cefalù (le prime due immagini); Non sono cartoline, un documentario realizzato per l’archivio fotografico cefaludese Ar.ke’ (le successive immagini).– Sicily Present
Copyright © Photo – Courtesy of ALBERTO CULOTTA