(19 settembre 2013) – Martedì 17 settembre l’istituto Regina Margherita di Palermo si è inserito prepotentemente nella Settimana delle Culture, sette giorni di eventi culturali, di spettacoli che dal 16 al 22 settembre vedono la città di Palermo animarsi in vista della candidatura a capitale europea della cultura del 2019.
I ragazzi della scuola, coadiuvati dai loro insegnanti, tra cui Maria Patrizia Allotta e Tommaso Romano, docenti di filosofia, hanno dato vita ad una pubblicazione, L’albero della parola che ieri è stato presentato dalla viva voce degli studenti stessi; quello del 17 settembre è stato il primo di tre pomeriggi che vedranno impegnati i ragazzi del Regina Margerita – una delle sette scuole di Palermo prescelte per partecipare attivamente alla Settimana delle Culture – che, giovedì 18 presentano un concerto per parole e musica, La riscoperta del territorio e delle sue tradizioni attraverso le parole e il suono e giovedì 19 lo spettacolo teatrale PinUocchio all’incontrario.
A presentare il pomeriggio e i tre giorni seguenti sono stati il dirigente scolastico, professoressa Pia Blandano e il professore Tommaso Romano che ha sottolineato come questa iniziativa editoriale, L’albero della parola, parta da lontano, dalla pubblicazione di volumi come Scienziati in Sicilia, Pensatori in Sicilia che contengono biografie di autori, studiosi e pensatori della nostra terra: ciò ha portato i ragazzi a lavorare nelle biblioteche, li ha messi di fronte a storie di vita spesso obliate di personaggi della nostra regione, gli ha permesso di viaggiare e conoscere luoghi nuovi. Li ha messi, dunque, per la prima volta, di fronte alla parola “lavoro” e ha inculcato in loro il valore del libro, il libro cartaceo, su cui si è puntata l’attenzione, strumento vero di consultazione e riflessione, «vettore di libertà che si proietta verso ogni singola esistenza», come scritto nella presentazione del volume.
Da quella esperienza nasce, dicevamo, L’albero della parola, testo che contiene poesie di autori più affermati, come lo sono proprio i docenti Tommaso Romano e Maria Patrizia Allotta (recensione al volume Anima all'alba), ma anche lavori poetici dei ragazzi stessi che nel pomeriggio del 17 settembre sono saliti sul palco a leggere le loro creazioni, a leggere i loro versi che nati dalla loro quotidianità hanno mostrato come questi ragazzi sentano viva in loro la concreta levità della poesia. Tra questi Federica Roccamatisi con Io senza di te, Chiara Armeni con Pianto notturno, Giuseppa Carmucco con Soffio d’amore, Francesca Costanza con Il dolce canto, Laura Camarda con Quel sorriso, Mariapia Romano con Insieme, Mario Sanfilippo con Mamma, Miriam Cucinella con Barboni, Sonia Siragusa con Le lacrime.
Prima e dopo la lettura dei ragazzi si è esibita Rosalia Pizzitola con delle lettura tratta dal finale de I Malavoglia di Verga e con U Servu di Ignazio Buttitta. Il pomeriggio si è concluso, poi, con un video realizzato da Giovanna Ceraulo, studentessa della scuola, che ha proiettato immagini di autori siciliani, in cui lo sguardo di questi personaggi, attraverso la musica del video, ha squarciato l’aria e ha gridato contro l’indifferenza, tema che nel pomeriggio è uscito, deficit dal quale occorre allontanare la Sicilia.
I ragazzi con e attraverso la poesia, con e attraverso i libri, mostrano una Sicilia attiva, che trasuda orgoglio nel ricordo vivo di chi ne ha fatto il suolo e la terraferma, l’approdo, della sua attività di ricerca, che mostra fierezza del suo passato per aprirsi al futuro.
CONVERSAZIONI - Libri e poesia: il Regina Margherita nella Settimana delle Culture
– Sicily Present (ph. glr)