(29 gennaio 2014) – Intitolare “Piano Solo” un concerto di Stefano Bollani è veramente riduttivo poiché le sue non sono solo esecuzioni musicali nude e crude ma il suo repertorio diviene passione, scherzo ed interazione col pubblico e spazia per tutta la storia della musica italiana ed internazionale senza un copione scritto in quanto, come dice lui, “quello che la serata gli suggerisce” lo esegue.
La sera del 27 gennaio, al Teatro Politeama di Palermo, gremito fino all’inverosimile (le persone erano anche in piedi), si è cominciato con un’esecuzione magistrale di “Aquarela do Brasil” (meglio conosciuta come Brazil), per continuare con “Samba de uma nota so” di Jobim e tra pezzi noti e meno noti, ha anche eseguito un “Era nata a Novi” di tal Luigi Migaglia, brano al quale Bollani è particolarmente affezionato.
Quando il maestro si lascia andare sulla tastiera, si è partecipi del suo divertimento musicale personale che risulta molto coinvolgente (ha introdotto un brano definendolo “un pezzo di carattere musicale eseguito al pianoforte” che più generico ed esilarante non poteva essere!), per poi suonare con tutto il corpo ed anche di più: infatti, uno dei medley dello spettacolo, intitolato “il Barbone di Siviglia”, è stato eseguito anche con gli avambracci e con una bottiglietta d’acqua, sua fedele compagna ristoratrice per tutta la sera ma anche esecutrice involontaria del pezzo.
E che dire della consuetudine bollaniana di interagire con il pubblico, facendosi suggerire 10 brani da mixare per renderli un unico brano divertente e toccante: la platea ha fatto la sua parte, richiedendo autori e brani specifici, spaziando da Ramazzotti ai Pink Floyd passando per “Besame mucho” e “La Stangata”, andando da Battiato, del quale il Bollani ha proposto una caricatura eccezionale, arrivando a sfidare il maestro nell’esecuzione di una sigla di cartone animato (“Lady Oscar”) e di un pezzo del suo “collega” pianista Giovanni Allevi. Bollani, per niente infastidito dalle richieste, si è rivelato anche un fine imitatore oltreché un improvvisatore geniale regalando al pubblico una esperienza indimenticabile.
Il tutto si è concluso con un pezzo raffinato qual è “Anema e core” e con il maestro che alla fine si è concesso agli autografi e alle foto di rito, elargendo anche a qualche giovane musicista consigli su come scacciare le proprie “ansie da palco”.
Con questo evento l’Associazione Siciliana Amici della Musica ha raggiunto e festeggiato i 37oo concerti dalla sua fondazione. Ed è bello ricordarlo in quanto espressione culturale di questa terra dalla lunga storia.