(4 luglio 2012) - Creatività e fare artistico si coniugano nell’operosità figurativa di Angelo Restifo, declinandosi in succedenze di spazi, orizzonti temporali, vagheggiamenti di memoria, policrome tavolozze, intrecci d’orizzonti, nel turgore o nelle trasparenze di immagini che balenano da una manierata finestra (affaccio dell’anima) o combinano elementi di paesaggio colti come frazioni di totale e assoluta bellezza, vicina e arrivabile, presente e sempre piena.
Un territorio dal fascino struggente, l’opulenta ma decadente eredità storica, i segni di un prodigale e millenario lavorio per la plasmazione del paesaggio, sono la misteriosa sintassi di questa fuga nell’arte, di tali bisognevoli sogni ad occhi aperti.
Io che spesso ho frequentato la sua casa in campagna, tutta un atelier fitto di studi, tele, disegni, cavalletti e macchie di colore, credo di dover confessare la voglia di godere del panorama grandioso che lì si spalanca, spettacolo di formazioni rocciose d’immane gravità che si elevano in uno spazio infinito, più che contenuto, e sbirciare con curiosità nelle infinite rappresentazioni di tali luoghi che Restifo si impone quotidianamente, come si trattassero quasi di parole del suo perenne colloquio con essi.
C’è poi quel suo mezzo espressivo delicatissimo, l’acquerello, col quale avvolge, sfuma, fa vibrare, accende, fa vivo e trasforma il paesaggio intorno col quale sembra, a volte, voler confondere la sua stessa anima…
Immagini dell'arte pittorica di Angelo Restifo. La photogallery contiene una rassegna di dipinti rappresentativi di una dimensione artistica in cui le opere, prevalentemente realizzate con la tecnica dell'acquerello, si propongono come gli strumenti espressivi di un'istanza di bellezza. Soggetti e paesaggi da lui privilegiati sono tratti dal palcoscenico naturale e monumentale siciliano e, in particolare, dell'angolo dei Nebrodi di fronte alle Isole Eolie.
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