Termina il “Tour per la sicurezza sul lavoro”, il camper dell’ANMIL percorre l’Italia per una campagna di sensibilizzazione

 

È giunto a conclusione, il 17 giugno scorso, il “Tour per la sicurezza sul lavoro”, manifestazione itinerante organizzata da ANMIL, che ha avuto nella capitale l’arrivo del camper informativo dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

Il grande camper dell’ANMIL ha percorso da nord a sud tutta l’Italia con lo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione sul delicato tema della sicurezza negli ambienti lavorativi, ricordandone le vittime e marcando le ragioni che fanno da principi guida per le numerose attività dell’associazione.

Il Tour è partito da Monfalcone il 28 aprile e, attraversando un migliaio di comuni italiani, ha fatto sosta in quaranta città d’Italia, percorrendo circa duemilacinquecento chilometri; sempre presente a bordo Bruno Galvani, vittima di un incidente sul lavoro all’età di 17 anni che lo ha costretto all’uso della sedia a rotelle e Presidente della Fondazione ANMIL “Sosteniamoli subito” Onlus, nata nel 2005, e la cui costituzione è stata deliberata nel 2005 dal comitato esecutivo dell’ANMIL, associazione che nasce nel 1943 con lo scopo di tutelare e rappresentare le vittime, le vedove e gli orfani di caduti per incidenti sul lavoro.

E Bruno Galvani, con tutto lo staff al seguito, durante questo grande viaggio di speranza e di informazione, hanno effettuato anche le riprese video che presto saranno montate per la realizzazione di un docu-film con la regia di Luigi Pastore che, prodotto dalla Tetramax Movie di Fabrizio Borni, sarà intitolato “Qualcosa cambierà”, titolo della colonna sonora scritta appositamente per il Tour dal rapper Skuba Libre.

Tanti sono i testimonial della manifestazione e dell’associazione stessa: politici, cantanti, giornalisti e attori, tutti impegnati nella divulgazione dei nobili fini condivisi con l’ANMIL.

Durante il Tour è stata anche promossa una raccolta di firme atta alla sollecitazione delle istituzioni su alcuni interventi legati ai temi della tutela e della sicurezza sul lavoro, in termini di indennizzi, di valutazione dei rischi per le donne e di formazione scolastica più approfondita e strutturata.

L’ampia campagna ha previsto nel suo iter anche la Sicilia, fermandosi a Palermo il 10 giugno scorso: Galvani e il suo gruppo ha visitato il monumento dedicato alle vittime sul lavoro, grande e significativa statua marmorea eretta nella villetta di via Campolo, a pochi metri dalla piazza omonima dove sorge la villa intitolata a Giacomo Cusmano.

Nel suo discorso Galvani, dopo aver ricordato le attività di ANMIL legate alla sensibilizzazione su un tema sempre troppo poco posto sotto attenzione, ha ringraziato tutti i partecipanti all’incontro raccontando del Tour e delle successive tappe del camper.

Presente alla cerimonia palermitana anche il Cav. Rosario Conti, componente del comitato esecutivo ANMIL, presidente territoriale Palermo e consigliere regionale.

Sbarcato da Villa San Giovanni il camper dell’ANMIL ha scelto come basi siciliane alcuni siti strategici quali Mineo, dove nel 2008 sono morti sei operai per esalazioni tossiche emanate da un depuratore, Priolo e Gela, entrambe sedi di importanti poli petrolchimici al centro di intensi dibattiti sull’inquinamento dell’aria, delle acque e dei terreni circostanti.

L’iniziativa è stata patrocinata dal Senato della Repubblica, dall’ANCI, dalla RAI e dall’ANSA che insieme alla TGR RAI è stata anche Media Partner dell’iniziativa.

“Quotidianamente la nostra Associazione si adopera per difendere e tutelare le vittime del lavoro affinché non vengano trascurati o ignorati i diritti ad un riconoscimento economico adeguato e dignitoso per il danno o la perdita subiti”, ha dichiarato il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni nel comunicato stampa, ricordando come i dati registrati in questi anni sono molto preoccupanti.

In Italia sono stati infatti denunciati 632.665 infortuni, 1.172 infortuni mortali e 58.998 malattie professionali; “tornano a crescere gli incidenti e le morti sul lavoro come corollario all’aumento della produzione. Per questo abbiamo deciso di porre in essere un’iniziativa forte come il tour per la sicurezza sul lavoro”, ha dichiarato Bettoni.

È questo il senso di una manifestazione che ha coinvolto tutto il Paese, sostando proprio nei luoghi che sono stati teatro di tragedie umane e sociali, affinché il mondo del lavoro non si macchi più di simili sciagure, molto spesso evitabili grazie ad una dovuta campagna di informazione, prevenzione e tutela.

 


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(ph. Carlo Guidotti)


 

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