Un Ramadan di pace e fratellanza a Palermo. L’imam Mustafà invita le confessioni religiose in moschea

 

Giovedì 23 giugno sera, malgrado il tempo incerto, la piazza Gran Cancelliere si è trasformata in un palcoscenico all’aperto con un pubblico variegato che esprimeva, già negli abiti e poi nelle etnie, ciò che Palermo è già e che sempre più diventerà: una città multi etnica e quindi multi religiosa, ove la convivenza sarà sempre più affidata alla capacità di tutti i popoli di conoscersi, integrarsi e rispettarsi.

L’iniziativa è stata presa dalla comunità islamica che si raccoglie da tempo attorno alla moschea e guidata dall’imam Mustafà Boulaalam Abderrahmaneche, anche a nome di tutti gli imam delle comunità della città, ha voluto condividere una cena durante il mese del Ramadan con i rappresentanti delle altre religioni.

Prima che uno scroscio di pioggia costringesse tutti ad un frettoloso riparo all’interno della moschea, c’è stato il tempo per la proclamazione di due versetti del Corano, da parte dell’Imam Mustafà con cui si è dato il benvenuto agli oltre cento convenuti. In moschea si sono alternati i rappresentanti delle comunità Cattoliche, Evangeliche, Ortodosse, Anglicana, la Comunità Ebraica, e delle diverse Confessioni Religiose.

Il messaggio lanciato dall’imam è stato chiaro e diretto: “Noi vogliamo dimostrare con la nostra presenza che quello che è successo nel mondo non centra nulla con l’Islam e vogliamo cambiare lo sguardo sulla nostra comunità che vuole creare un paradiso per tutte le altre religioni”. Un messaggio di pace all’interno di una esperienza di convivenza che si esprime da molti anni nel quartiere e nella città.

Molto significative le parole dell’arcivescovo Lorefice: “Il messaggio di questa sera è di grande la portata – ha affermato – perché la realtà ci riconduce al senso vero dell’esistenza. Noi uomini, infatti, siamo fatti per stare insieme e non per essere separati. L’altra realtà concreta viene da Dio stesso che non può dividere e ci mette insieme. Il nome di Dio non può essere usurpato e messo al servizio di ideologie o fondamentalismi. Sono convinto che le religioni non possono essere al servizio della disgregazione o peggio ancora della violenza e della guerra, una religione non può che essere una forza che mette insieme gli uomini”. E poi, in conclusione un appello alla città di Palermo: “Sappiate che io ci sarò sempre tutte le volte che la nostra città vorrà vivere segni come questo perché ci dicono che è proprio vero che Palermo e città dove si può stare insieme tutti e dove tutti abbiamo la stessa la stessa dignità lo stesso tipo di accoglienza. Quanto vissuto oggi è chiaro: possiamo fare un grande cammino insieme perché Palermo resta fedele alla sua vocazione di città che include e dà cittadinanza nella bellezza della diversità che non azzera, ma porta a cammini di pace e dialogo costruttivi”.

Agli indirizzi di saluto e ringraziamento si sono uniti i rappresentanti delle altre confessioni. Nella circostanza mons. Lorefice ha nuovamente invitato i rappresentanti di tutte le confessioni in Arcivescovado in occasione dell’imminente Festino di santa Rosolia per un ulteriore momento di fraternità e di gioia fraterna con cristiani, ebrei, imam islamici e altre confessioni religiose.

Si è raggiunto così il tramonto, l’ora dell’interruzione del Ramadan. Come da tradizione agli ospiti assiepati sui tappeti e rigorosamente senza scarpe è stato distribuito un dattero. Poi la comunità mussulmana si è riunita in preghiera. Per molti tra gli intervenuti è stata la prima volta di vedere “in diretta” il rito e le foto ricordo sono state innumerevoli.

Il tempo tornato clemente ha consentito di concludere la serata all’aperto. La piazza si è riempita di tavoli ove poter degustare le innumerevoli e prelibate pietanze portate dalle comunità musulmane.

Un grande gesto di conoscenza e condivisione. Nulla di formale. In tutti il sincero desiderio di proseguire sulla strada comune.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrire servizi in linea con le tue preferenze. Se non accetti le funzionalità del sito risulteranno limitate. Se vuoi saperne di più sui cookie leggi la nostra Cookie Policy.