Oggi pomeriggio alle ore 18,30 a Palermo nella ex chiesa di San Mattia ai Crociferi sarà presentato il corso “L’arte di educare alla musica secondo la Music Learning Theory di Edwin Gordon”. Si tratta di un corso di formazione per musicisti e insegnanti di musica che si svolgerà in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole ed è riconosciuto dal MIUR.
L’iniziativa è promossa dall'Audiation Institute, una associazione formata da musicisti, insegnanti e formatori, che si sono specializzati sulla Music Learning Theory e hanno fondato l’associazione con il preciso scopo di diffonderla attraverso progetti formativi, che da tempo sono realizzati sia in Italia che all’estero (Svizzera, Turchia, Portogallo e prossimamente in America Latina).
Abbiamo chiesto alla Presidente dell’Audiation Institute, Silvia Biferale di illustrare l’iniziativa.
Innanzitutto cos’è la Music Learnig Theory?
È una teoria che analizza e spiega come si realizza il processo di apprendimento musicale del bambino a partire dalla nascita (ma anche prima) e di conseguenza quali sono le pratiche educative migliori per favorire tale processo di sviluppo.
E in cosa consiste?
A partire dalla nascita il bambino viene coinvolto in esperienze di ascolto musicale che rappresenteranno le fondamenta del suo processo di conoscenza della musica. Progressivamente l’insegnante saprà condurre il bambino attraverso canti e dialoghi musicali alla prima forma di conoscenza informale di tutti i contenuti tonali e ritmici. In questo modo, come accade per l’apprendimento del linguaggio, il bambino arriverà a formalizzare i contenuti musicali, a saper leggere uno spartito o a suonare uno strumento, avendo prima sviluppato una conoscenza dei contenuti e averli fatti propri.
E su quali fondamenti si svolge il processo?
I nostri concetti più cari sono: relazione di ascolto, dialogo, partecipazione di tutto il corpo al processo di apprendimento, silenzio, rispetto dei tempi di ogni bambino, piacere della conoscenza, respiro e voce.
Ma perché iniziare questo apprendimento in età così precoce?
Iniziare presto l’avvicinamento alla musica permette di utilizzare al meglio tutto il potenziale di apprendimento che il bambino possiede, ma il nostro obiettivo non è quello di creare piccoli geni, ma di avvicinare il maggior numero possibile di bambini alla musica in quanto forma d’arte, di espressione di sé, di relazione con l’altro. Una educazione all’ascolto e al rispetto.
Voi avete una notevole esperienza e diffusione in Italia e all’estero. E adesso perché in Sicilia?
Per la prima volta il nostro corso di formazione si svolgerà in Sicilia sulla spinta di due colleghe: Gabriella Sampognaro a Palermo e Raffaella Szamko a Catania che hanno espresso con energia il loro desiderio di allargare la rete di colleghi in Sicilia affinché la diffusione dell’educazione musicale a partire dalla primissima infanzia sia sempre più efficace e capillare. Conosciamo le difficoltà che una parte del nostro paese è sempre costretta ad affrontare per fare formazione e aggiornamento e così abbiamo deciso di rendere per una volta la strada un poco più agevole, trasferendola formazione anche in periferia.
Torniamo alla Music Learning Theory? Ce ne parli meglio.
Oggi ci sono diverse metodologie didattiche per lo studio della musica e sicuramente la questione più importante è che si tenga vivo uno scambio proficuo tra tutte. Quello che ci piace della Music Learning Theory è la grande importanza che viene data al bambino piccolo, alla qualità di quanto viene offerto in così tenera età. I nostri corsi di musica non hanno uno spirito intrattenitorio e infantilizzante, sono pensati per i bambini piccoli con una ricerca molto accurata. Cerchiamo di rendere sempre più dignitosa l’educazione musicale attraverso lo studio e la ricerca continui.
La vostra esperienza è già conosciuta in Sicilia?
Ad oggi in Sicilia sono attivi corsi per bambini in diverse scuole e in collaborazioni con Nidi e Scuole dell’infanzia. Contiamo con questa iniziativa di superare questo primo stadio di conoscenza e avviare un percorso formativo soprattutto per musicisti che vogliono cimentarsi in questo nuovo e inesplorato campo.