Nella sua persona si coniugano il genio femminile di donna innamorata di Gesù Cristo, come unico grande amore, con quello per l’impegno apostolico nel mondo. Rimane perciò un’antesignana della vocazione di tutti i cristiani laici alla santità, come via alla vera felicità e alla piena realizzazione di sé stessi. Pubblichiamo la presentazione del volume fatta dall'Arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, per gentile concessione dell'autore.
È ancora viva l’emozione e l’entusiasmo per la celebrazione del decimo anniversario della beatificazione (2014) e il centenario della nascita (2015) della Beata PinaSuriano, cristiana laica aderente all’Azione Cattolica, che ci hanno offerto l’occasione per valorizzare questo dono prezioso dello Spirito alla nostra Chiesa monrealese, alla quale ha lasciato un segno originale di testimonianza evangelica. La Beata ha coniugato il genio femminile di donna innamorata di Gesù Cristo, come unico grande amore, con l’impegno apostolico nel mondo. La sua esistenza è stata un’offerta gradita al Signore per la santificazione dei sacerdoti. Pina ha cercato nella sua vita di rendere straordinario l’ordinario mostrando come fosse vera l’affermazione di san Giovanni Paolo II: “Era necessario che l’eroico diventasse normale, quotidiano, e che il normale, quotidiano diventasse eroico”. Rimane perciò un’antesignana della vocazione di tutti i cristiani laici alla santità, come via alla vera felicità e alla piena realizzazione di sé stessi.
Questo nuovo testo sulla Beata Pina Suriano, in modo agevole e attraverso un bel repertorio di immagini, ci dà la possibilità di ripercorrere i tratti salienti della sua biografia, il cammino che ha portato alla sua beatificazione, per giungere attraverso gli anniversari più importanti alla recente ricognizione delle sue spoglie mortali, che riposano a Partinico nel Santuario diocesano eretto dal compianto mons. Cataldo Naro, mio predecessore. Il testo è arricchito, inoltre, da una sezione relativa alla memoria liturgica della beata (19 maggio) e da un aggiornato elenco di fonti bibliografiche.
Alla luce dell’ultimo Sinodo dei Vescovi sui giovani, indetto da Papa Francesco, potremmo considerare l’esperienza della beata Suriano come attuale – sebbene lontana nel tempo e diversa nelle forme – circa il rapporto tra i giovani e la fede. Infatti, la giovane partinicese ci insegna a credere, avendo creduto e vissuto intensamente l'amicizia col Signore Gesù, dalla quale discendeva il senso dell’amicizia e del suo spendersi, che ci è dato di leggere nelle pagine dei suoi Scritti o nelle numerose testimonianze.
Inoltre, ella illumina con la sua testimonianza la fatica del discernimento vocazionale. Mediante l’ascolto della Parola di Dio, il vissuto associativo in Azione Cattolica e la guida saggia dei suoi parroci, ha orientato e riorientato tutta la sua vita verso Dio. Per PinaSuriano, come per qualunque giovane che voglia puntare in alto, o meglio alla santità, il percorso si presenta accidentato, ma non per questo impossibile. Lei ce l’ha fatta, tra lacrime e gioie, perché semplicemente amava e, nonostante i silenzi apparenti di Dio, continuava ad amare.
Desidero ringraziare l’autore, che già nel 2016 si è occupato della curatela dell’edizione critica degli Scritti della Beata PinaSuriano, ed esprimere l'augurio che questo libro favorisca una conoscenza più vasta della vita e della santità della nostra beata. Si accresca verso di lei la devozione del popolo di Dio, certi della sua intercessione, perché presto possa giungere alla canonizzazione.
Nella comunione dei santi crediamo che la beata partinicese ha portato presso Dio il ricordo di questa nostra terra e della chiesa che l’ha generata alla fede, della quale la sua santità rappresenta un invito costante alla conversione.
+ Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale