A Piano Battaglia si va per diverse buone ragioni. In questo fazzoletto di terra disteso a 1600 metri di altezza e situato nel comune di Petralia Sottana si trovano occasioni per vivere in prima persona un’esperienza tra le bellezze della natura e del paesaggio di montagna. Questo luogo è dirimpetto al Mar Tirreno ed è posto sulla catena montuosa delle Madonie, dove sono conservati beni culturali e paesaggistici pregevoli e meritevoli di attenta conservazione e valorizzazione. A questo territorio, tra l’altro, «Sicily Present» ha già dedicato alcuni primi approfondimenti e altri a breve si aggiungeranno (cfr. Giuseppe Antista, Geraci Siculo e i Ventimiglia e I tesori architettonici delle Madonie). Tutti i comuni di questa zona hanno ricchezze storico-culturali e naturali da offrire al visitatore.
Quando è stato istituito, cioè nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso, il Parco delle Madonie nasce proprio con la precisa finalità della tutela e promozione del patrimonio naturale e culturale di questo territorio. Nello statuto e tra i non pochi decreti, regolamenti e leggi riguardanti in vario modo il Parco delle Madonie e l’Ente costituito per amministrarlo si individua, scritta a chiare lettere, questa precisa finalità ambientale e culturale a un tempo. Del resto, ciò è diretta conseguenza del fatto che le Madonie offrono molteplici spunti e occasioni per una visita pensata a seconda delle stagioni e degli interessi specifici. All’attenzione di tutti, in ogni caso, si presenterà uno scenario senz’altro suggestivo in cui sono abeti (Abiens nebrodensis) e altre piante e specie floristiche (la ginestra di Cupani, la viola dei Nebrodi, la peonia, lo spillone dei Nebrodi, l’aubrezia siciliana, per limitarsi a un accenno breve). In quest’originale palcoscenico naturalistico e geologico vivono e coesistono molte specie faunistiche (in particolare qui hanno dimora cinghiali, daini, volpi e farfalle dai colori intensi).
Piano Battaglia è, dunque, una tra le vette delle Madonie. Qui, durante la stagione invernale, si è prevalentemente richiamati dalla neve che ne copre un’ampia e meravigliosa distesa (il campo scuola “Marmotta”). Le nevicate di quest’anno, che sono state abbondanti a differenza del precedente, hanno consentito di usufruire di questo scenario naturale anche in questo primo scorcio di primavera. Ma a Piano Battaglia si è convocati, per così dire, in ragione dei ricordi che tendono a riproporsi a distanza di decenni; perché tra le montagne a cui immediatamente si pensa quando in Sicilia si vuole “andare sulla neve” c’è, appunto, questa meta sulle Madonie. Le vie per giungervi da Palermo, Catania e Messina sono facilmente rintracciabili anche senza navigatori satellitari installati nelle automobili e, pertanto, non mette conto aggiungere dettagli.
Altri aspetti non secondari, invece, sarebbe opportuno sottolineare. Le urgenze di questo territorio sono note e attengono alla funzionalità-implementazione di impianti sciistici, di risalita e delle infrastrutture che consentirebbero di ringiovanire le forme di una montagna e di un territorio bello comunque, cioè con la neve e senza, quando c’è freddo con la dominante del colore bianco e quando c’è caldo con la dominante verde; in un caso o nell’altro qui la vetta punta verso un azzurro netto del cielo. Temi e problemi sono conosciuti e non vanno dimenticati. L’economia dell’isola può trovare una risorsa privilegiata nel turismo di un intero anno con cui un territorio in modo sostenibile offre bellezza e servizi. Gli argomenti in questione sono complessi e dibattuti da tempo. Qui, tra le parole e le immagini di un viaggio a Piano Battaglia, si vuole soltanto rinnovare l’incanto di un luogo nelle Madonie che merita rinnovate attenzioni e cordialità.
Una rassegna di immagini che illustrano la distesa innevata di Piano Battaglia e la bellezza del paesaggio intorno. Le abbondanti nevicate del periodo invernale hanno consentito di usufruire con maggiore continuità di questo incantevole scenario naturale.
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