Gelo di limone

 

gelo limone 2

Ah, oggi porto in tavola una cosuzza sicula sicula che più sicula non si può! Il gelo di limone.

Voglio fare bella fiura con degli ospiti milanisi e per questo devo lasciare nella loro mente un ricordo legato a un sapore e a un profumo da portarsi per sempre nei cassetti della memoria.

Il profumo, quello che ci rappresenta, è quello di zagara; in questo periodo gli agrumi sono di una bellezza che affata, stordisce, ammalia. Mancu si fusseru le Sirene di Ulisse.

Il sapore lo delego ai limoni della (ex gloriosa) Conca D’Oro, che nonostante il “Sacco di Palermo” mantiene parti di terra coltivata che ancora produce meraviglie di cui andare fieri. I Limoni che ho utilizzato sono sicuri, biologici, alimentati ad acqua e suli. Quindi, per ottenere un gelo fatto a mestiere, bisogna avere dei limoni di sicura provenienza e ‘n’anticchiedda di pacienza, le cose buone vogliono riposare per diventare ancora più buone.

Amunì, pigghiate un pizzino.

Tempo di preparazione: 15 minuti

tempo di riposo: un giorno

tempo di cottura: circa 15 minuti

per 6 cristiani

3 grossi limoni

un litro d’acqua

250 g di zucchero

80 g di amido di frumento

La mattina del giorno prima lava e asciuga i limoni, preleva la buccia con uno zester, solo la parte gialla, e mettila dentro un contenitore capiente. Aggiungi l’acqua, copri con una pellicola e fai riposare per 8 ore. La sera prima filtra l’acqua dentro una casseruola, stempera la frumina setacciata, aggiungi lo zucchero, metti sul fuoco e porta a bollore, aggiungi il succo dei limoni filtrato e cuoci ancore qualche minuto. Versa in stampi singoli oppure dentro uno unico precedentemente spennellati con un velo d’olio, l’ideale sarebbe quello di mandorle dolci, ma va beh! Metti in frigo tutta la notte.


Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it

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La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it 


 

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