Esiste un libro bellissimo che chiunque, arrivando a Palermo per mare, per cielo o per terra, dovrebbe possedere. Una guida della città e dintorni, pillicusa, precisa, puntuale, dalla caratteristica copertina rossa.
Mi sono documentata, il libro è stato ristampato nell’VII edizione, io posseggo la IV datata di mio pugno 5 maggio 1993. ‘Nzumma, ppì falla curta, una vita fa, quann’ero figghiuledda, Giuseppe Bellafiore, professore accademico, giornalista, saggista, storico dell’arte, m’accompagnò a sua insaputa e per di più mano manuzza in giro per la città di Palermo, tramite le pagine del suo testo mirabilmente scritte e disegnate a mano. Un capolavoro!
Arrivai nell’Isola del Sole direttamente da Firenze, città straordinaria che mi ha ospitato per cinque anni nella facoltà di architettura, carica di storia, grondante di bellezza medievale e rinascimentale. Sbarcata a Messina cu ferribotti,passai dalla mamà, ci detti un baciuzzo e arrivai ‘n’Paliemmu pronunciando con un filo di voce la frase emblematica siciliana, ormai usata in tutto il mondo, che indica stupore e meraviglia.‘Nni capemmu.
Ma che cosa è Palermo? Non posso descriverla, non ne sono capace, s’avi a taliare, s’avi a sgraniggiari, s’avi a ciavuriari. E ci vonnu occhi ppì talialla in tutta la sua magnificenza e la sua diversità. Mi sono innamorata, ci vosi picca e nenti, un nano secondo, e sacciu ‘sattamente picchì. Io sono uguale a Lei, una stampa e una fiura.
Facilissimo antipasto per 4 cristiani
350 g di piselli surgelati
una cipolla
un limone
un mazzetto di prezzemolo
una manciata di pistacchi
una manciata di mandorle
pane tipo pita per servire
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
Metti i piselli ancora surgelati dentro un tegame con un giro d’olio e la cipolla tagliata a pezzi, copri con l’acqua e cuoci per 20 minuti; sala a fine cottura. Metti dentro la centrifuga e mescola insieme sia lo scarto che la vellutata ottenuta, oppure frulla tutto con un frullatore a immersione. Spremi il limone raccogliendo i noccioli dentro un colino. Macina un po’ di pepe.
In un robot da cucina trita il prezzemolo con le mandorle, aggiungine metà all’hummus. Trita anche i pistacchi e metti da parte.
Distribuisci l’hummus dentro una ciotola allungata, cospargi con il trito di mandorle e quello di pistacchi. Accompagna con il pane tagliato a listarelle.
Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it
La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it